Il confronto tra gli ingaggi dei protagonisti del presente e del passato vale pure per il Motomondiale. Vi sveliamo una curiosità su Agostini
E’ una curiosità che accomuna tanti appassionati quella del confronto tra le varie epoche vissute da uno sport, nelle quali cambiano i protagonisti, i vincitori e anche molti degli aspetti economici-finanziari collegati.
Tra quest’ultimi rientrano, ovviamente, anche gli ingaggi percepiti da coloro che hanno contribuito a scrivere pagine indelebili di storia nello sport di riferimento. Tanti gli esempi possibili. Prendiamo il Calcio anzitutto. Impossibile paragonare l’ingaggio di campioni che hanno giocato in epoche differenti. Maradona al Napoli percepiva 1.7 miliardi di lire a fine anni ’80, spiccioli in confronto agli stipendi Messi, Ronaldo, Mbappé ma anche di altri calciatori ben lontani, per rendimento, al fuoriclasse argentino.
Lo stesso vale per il Tennis. Novak Djokovic, il tennista più vincente di sempre ancora in attività, ha accumulato un prize money di 182milioni di dollari in carriera. Questa cifra comprende solo i premi ottenuti con i tornei vinti ed esclude i vari emolumenti da sponsor e pubblicità. Cifre impensabili per campioni – solo per citarne alcuni – come Borg, Laver, McEnroe, Connors, Lendl, Wilander o, per restare in epoca più recente, Agassi e Sampras.
La stessa ampia differenza che abbiamo riscontrato nel Calcio e nel Tennis emerge anche nel Motomondiale. A riguardo, impossibile non citare il grande Giacomo Agostini. Classe 1942, il Campionissimo ha gareggiato in carriera con Moto Morini, Mv Agusta, Yamaha e Suzuki, vincendo 15 Mondiali. Impressionante anche il numero di trionfi nei GP, ben 123.
Agostini gareggiava in un’epoca pioneristica del motociclismo. Tra gli anni ’60 e ’70, le moto erano ben lontane da quelle attuali per velocità, standard di sicurezza e affidabilità, aspetti ulteriori che accrescono la leggenda del campione bresciano.
Ma qual era l’ingaggio di Agostini in quegli anni ? Lo rivela la Gazzetta dello Sport, stando alla quale l’ex pilota percepiva da MV Agusta 20 milioni di lire annui, uno stipendio che, rivalutato, corrisponderebbe a 190mila euro attuali. Il balzo per Agostini avvenne nel 1973 con il passaggio alla Yamaha che – sempre stando alla Gazzetta – lo pagava 200mila yen annui, ovvero 300 milioni di lire all’anno. Uno stipendio impressionante nell’Italia dell’epoca dove un operaio percepiva 100mila lire al mese.
Al contempo impressiona il confronto tra gli ingaggi di Agostini e quelli degli attuali protagonisti della MotoGP. Come riporta Motosprint, tra i piloti più pagati ci sono Franco Morbidelli, Alex Rins, Jack Miller (tutti a 3 milioni di euro dunque dieci volte più di Agostini). Pecco Bagnaia con 5.5. milioni percepisce quasi venti volte di più del suo precedessore, così come Mir e Quartararo che si attestano sui 6 milioni.
Una cifra quest’ultima che dovrebbe essere anche appannaggio di Marquez dopo il passaggio da Honda alla Gresini che pare abbia comportato anche una decurtazione importante dell’ingaggio che gli elargiva il team nipponico
Questo modello ha fatto sognare gli appassionati di motori, quando è uscito, dimostrando che Fiat aveva…
Vi siete mai chiesti perché le vostre autovetture si chiamano in un certo modo? Cosa…
La storia del Gruppo B è stata colma di auto di successo. Poi c'è lei.…
Le corsie preferenziali fanno sempre discutere, ma pare che esista un modo per passarci senza…
Anche tu hai difficoltà a ricordare dove parcheggi, non è vero? Questa app risolve il problema…
Honda Africa Twin, ecco il modello mini che fa impazzire a dir poco gli appassionati.…