Le ultime decisioni scatenato l’ira di molti motociclisti: scattano le proteste, cosa sta succedendo
Non stanno vivendo momenti particolarmente sereni a Milano i motociclisti e gli appassionati di ciclomotori. Poter guidare la propria moto o il proprio scooter nel capoluogo lombardo è diventato ultimamente più complicato, a causa di alcune decisioni da parte del Comune. Scelte che hanno scatenato una dura reazione da parte di molti motociclisti, disposti a tutto pur di far valere le loro ragioni.
A scatenare l’ira di tanti cittadini milanesi sono stati alcuni dei provvedimenti presi dall’amministrazione comunale per cercare di porre rimedio a una delle situazioni che maggiormente preoccupa la città e l’Italia intera: il livello d’inquinamento atmosferico.
Per ridurre le emissioni, a Palazzo Marino si è pensato bene di limitare la circolazione di alcune categorie di moto, non tutte, in alcune zone del comune, vietando del tutto di attraversare l’Area B, la zona settentrionale della città . Decisioni che hanno trovato in disaccordo moltissimi motociclisti, appoggiati nella loro protesta anche da un importante politico.
Proteste dei motociclisti a Milano: polemiche e caos, anche un politico interviene
Limitare la libertà dei cittadini non servirà a risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico. Questo è, in fondo, il succo del discorso portato avanti nelle loro proteste da motociclisti e scooteristi milanesi per cercare di far sentire la propria voce davanti a una decisione del Comune che non riesce a mettere tutti d’accordo.
E a per dare maggiore forza alla protesta, ha deciso di esprimere la propria solidarietà con i motociclisti anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Lorenzo La Russa. Pur non potendo scendere in piazza, per alcuni contrattempi, ha infatti approfittato degli strumenti a sua disposizione per attaccare Sala. Le sue scelte, in questo campo, sarebbero poco concrete, frutto di una sorta di “crociata” contro automobilisti e motociclisti che non riuscirà a risolvere definitivamente il problema.
A far esplodere la rabbia di molti motociclisti è stata, in particolare, la decisione del Comune di vietare la circolazione in città dal primo ottobre 2024 in base all’omologazione antinquinamento del proprio ciclomotore.
In altre parole, nell’Area B non potranno più transitare moto a benzina quattro tempi Euro 0 o Euro 1, quelli omologati fino al 2002. La stessa sorte toccherà anche agli Euro 2 nel 2025 e agli Euro 3 nel 2028. Una decisione che ha messo in allarme i motociclisti di tutta Italia, come dimostrato dalla scelta di molti ‘centauri’ di partecipare alla protesta, appoggiando le polemiche milanesi per dare un segnale anche alle proprie amministrazioni.