E’ la motocicletta con il propulsore più grosso che si sia mai visto: sembra un aereo della Prima Guerra Mondiale!
Non esiste cosa che un centauro esperto, uno con anni ed anni di esperienza alle spalle e soprattutto che ha già scatenato su strada o in pista le due ruote più potenti del mondo, sogni più di una moto in grado di superare i 300 chilometri orari che costituiscono il record dettato dal Gentleman Agreement tra i costruttori di moto ad inizio duemila.
Alcuni costruttori hanno realmente cercato di produrre qualcosa di così estremo, ricordiamo tutti il caso limite della Tomahawk prodotta dalla Dodge; in effetti se si cercano motociclette esagerate sia sotto il profilo delle prestazioni che dell’estetica è proprio negli Stati Uniti che bisogna andare a cercare dove troviamo i maggiori eccessi sotto questo punto di vista.
Le famose moto Boss Hoss costruite negli States sono conosciute per i loto motori davvero troppo grandi rispetto al loro telaio in grado di scatenare una potenza fuori di testa sull’asfalto. Nessuna di queste, però, ha superato il record del modello che state per scoprire con noi oggi. Questa moto ha letteralmente il motore di un aeroplano, guardate che roba.
Un motore grande come una casa!
Costruita dal tuner americano Simon Whitelock, questa motocicletta non ha un nome ufficiale: viene spesso nominata B-17 Flying Fortress dal nome di un bombardiere americano della WW2. In effetti, con un propulsore così grande, è difficile non associarla direttamente ad un aeroplano, in quanto a dimensioni, rumore prodotto in marcia e prestazioni.
Con il suo propulsore Kawasaki a ben 48 cilindri da 4.200 cc di cilindrata, la B-17 è semplicemente la motocicletta col motore più grande che si sia mai visto in senso assoluto. Anche il telaio della due ruote è stato realizzato partendo da una vecchia Kawasaki degli anni settanta a cui sono state, chiaramente, modificate tantissime componenti nel corso del tempo per reggere tutta questa potenza e quel peso.
Ora, non possiamo sapere come si comporti in strada un mezzo così pesante e soprattutto scomodo da cavalcare ma una cosa è certa. Il buon Simon ha guadagnato parecchio dalla sua costruzione dato che l’esemplare unico che ha costruito è andato via a ben 110mila euro, equivalente in sterline, sulla piattaforma per aste Bonhams. Che poi, calcoli alla mano, sono circa 2.290 euro per cilindro del motore!