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Mercato, la scossa giapponese: colossi uniti per abbassare i prezzi

Il costo delle automobili sta continuando a salire in modo vertiginoso. Il mercato necessita di una svolta e pare essere arrivata dal Sol Levante.

Qualcuno deve porre un freno all’incredibile rialzo dei prezzi delle automobili. Tra poco risulteranno un lusso per pochissimi, specialmente in un periodo storico molto complesso. L’inflazione è alle stelle e persino i costi dell’energia sono schizzati alle nostre latitudini. La crisi del microchip, accentuata in un momento drammatico come quello della pandemia, ha creato una frattura sul mercato.

Mercato, la scossa giapponese
La proposta dal Giappone – flopgear.it

L’industria dell’Automotive è tornata ad emettere dei risultati positivi nel 2023, dopo 3 anni da incubo. Il problema è che i clienti si sono ritrovati un listino ricco di vetture costosissime. La dead line del 2035 sulle vendite delle vetture con motori a combustione interna ha portato i costruttori a fiondarsi sul costosissimo mercato delle elettriche. La tecnologia delle batterie agli ioni di litio non è una novità attuale. Era già stata elaborata in passato con il riconoscimento di una serie di problemi pratici.

A causa dell’estrazione e della lavorazione delle materie prime risultavano care ai tempi ed è improbabile che i prezzi delle EV siano destinati a crollare. Vi sono delle novità, in tal senso, che potrebbero far tornare il sorriso anche ai progressisti green. Per ora solo la fascia benestante della popolazione si è potuta permettere il passaggio alle auto elettriche. Di conseguenza, nel mondo, continua ad esserci una maggioranza schiacciante di auto a benzina e diesel.

In un momento di grande confusione, infatti, gli automobilisti hanno preferito tenersi stretta la loro cara vecchia auto termica piuttosto che lanciarsi nell’acquisto di una costosa vettura moderna che non garantisce alcuna garanzia. Le EV crollano sul mercato dell’usato e, dopo un grosso investimento iniziale, nessuno vorrebbe vedere il valore decurtato dopo pochissimo tempo. Per di più la sostituzione delle batterie comporta un esborso pari all’acquisto di una city car a combustione nuova.

La proposta dal Giappone

In questo scenario di crisi, alcuni costruttori stanno comprendendo l’importanza di puntare su vetture essenziali. Troppa tecnologia e aiuti alla guida fanno solo aumentare a dismisura i prezzi e, tante volte, sono extra inutili. Toyota e Mazda, due dei più importanti player dell’industria nipponica, useranno lo stesso sistema operativo per risparmiare.

Mercato, la scossa giapponese
Novità Mazda – flopgear.it

La collaborazione con Toyota, secondo Mazda, consentirà di risparmiare centinaia di milioni di euro all’anno. Una politica di riduzione dei prezzi che è già stata sposata anche tra altri costruttori. Oltre al sistema operativo, centralina elettrica e cablaggi, condivideranno anche l’infotainment. Secondo quanto riportato sulle colonne del quotidiano giapponese Nikkei Asia, i due costruttori condivideranno il 90% della tecnologia di bordo.

Con l’aumento dei costi, tutte le realtà produttive dovranno fare un ragionamento di questo tipo. I prossimi modelli confluiranno nel Spirit Racing. Mazda, infatti, cooperando con Toyota, risparmierà centinaia di milioni di euro ogni anno e potrebbe ridurre i costi di sviluppo tra il 70% e l’80%. Unire le forze per proporre prodotti tecnologici, ma di qualità sarà il trend del futuro. Del resto la tecnologia a bordo sarà sempre più impattante nella vita degli utenti.

I software più avanzati hanno un potenziale enorme ma per ottenere guadagni alti occorre una politica di riduzione dei costi. Mazda e Toyota lavorano a braccetto già da molti anni. La Mazda 2 è basata sulla Toyota Yaris, giusto per farvi un esempio pratico. I vantaggi per entrambi i brand sono stati già innumerevoli.

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