Incredibile rivelazione ad anni di distanza di Marc Marquez riguardante il suo storico rivale Valentino Rossi, con cui non corre buon sangue.
La MotoGP in queste settimane si sta prendendo la consueta sosta di mezza estate, con il prossimo appuntamento fissato per il 4 agosto a Silverstone. Periodo perfetto dunque per discutere di ciò che sarà il motomondiale in futuro, in particolare della scelta più chiacchierata e criticata di tutto il circuito.
Parliamo ovviamente della promozione di Marc Marquez in Ducati Lenovo. Lo spagnolo, che sta correndo in questa stagione nel Gresini Racing con ottimi risultati, è stato scelto dal direttore generale Dall’Igna come nuovo pilota titolare in vista del 2025, superando di fatto la concorrenza di Jorge Martin, altro candidato a tale incarico.
Marquez affiancherà dunque dalla prossima stagione Pecco Bagnaia, scatenando un dualismo interno davvero unico per la Ducati. C’è chi spera che tra i due fuoriclasse vi sia un certo feeling, altri invece prevedono battaglie all’ultimo sangue. Anche perché Bagnaia ha un legame speciale con Valentino Rossi, altro storico rivale di Marquez quando il ‘Dottore’ era ancora in pista a giocarsi il motomondiale.
Tra Marc Marquez e Valentino Rossi c’è elettricità da sempre, da quando lo spagnolo ha cominciato a duellare con l’italiano per il titolo mondiale. Ma in particolare dal 2015, anno in cui la manovra discutibile a Sepang dell’allora giovane catalano costrinse Valentino a subire una penalità enorme, togliendogli di fatto la possibilità di vincere il titolo.
Dopo anni di schermaglie e di poche simpatie, Marquez ha però rilasciato delle dichiarazioni che suonano come tentativo di pace. Con grande umiltà il classe ’93 ha ammesso di essere stato un pilota inferiore rispetto a Rossi ed a Jorge Lorenzo, nonostante la sfrontatezza con cui li ha sfidati a più riprese: “Non è che io fossi più bravo di Lorenzo e Rossi quando arrivai in MotoGP. Ma era il mio periodo fortunato e lo sfruttai. Devi lavorare sempre più duramente per rendere la discesa un po’ più agevole. Se riesci a farlo, avrai una carriera più lunga davanti a te”.
Marquez dunque dimostra saggezza, dall’alto dei suoi 31 anni di età. Così come elogia il carattere dei suoi colleghi più giovani, sottolineando come sia cambiato l’atteggiamento in MotoGP: “Al giorno d’oggi i giovani arrivano con un ritmo diverso, senza infortuni e con un istinto naturale. Quando seguo Acosta, Martin o Bagnaia, che hanno cinque o anche più di dieci anni meno di me, li vedo che guidano in modo naturale. A volte non pensano molto alla moto e può essere positivo”.
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