Se ne va tragicamente un vero pezzo di storia del marchio torinese Fiat che ha seguito per tanti anni l’azienda. Non ci si riesce a credere, appassionati in lutto.
Non sono anni facili per Fiat, azienda torinese di rilievo nel mondo delle automobili. Proprio in questi anni infatti, il Gruppo è stato vittima di diversi lutti importanti. Nemmeno due anni fa, si è spento Mauro Forgheri, genio della progettazione che ha contribuito non poco a rendere Ferrari, il team sportivo di Formula Uno del Gruppo torinese, la realtà leggendaria che è oggi portando a casa numerosi mondiali iridati.
Proprio in queste ore, purtroppo, è arrivata la notizia che si è spento un altro personaggio illustre legato strettamente alla storia del marchio italiano. Si tratta di una figura che ha parlato moltissimo di Fiat, rileggendo la storia del marchio tramite saggi e volumi che sotto alcuni punti di vista, si possono definire profetici se vediamo come si è evoluta la casa Fiat negli anni.
La casa Fiat ma in generale il mondo dell’automotive e anche della letteratura italiani saranno sicuramente a lutto per la scomparsa del Professor Giuseppe Berta che in queste ore, come confermano purtroppo tutte le maggiori testate di informazione nel nostro paese, si è spento lasciando un enorme vuoto nel mondo universitario e dell’automobile.
Addio al “professore di Fiat” Giuseppe Berta
Nato proprio a Vercelli, non troppo lontano da Torino dove Fiat ha avuto a sua volta i suoi natali, il Professor Giuseppe Berta sarà sicuramente ricordato come lo storico del marchio Fiat a cui ha dedicato trattati, saggi ed approfondimenti nel. corso degli anni. Laureato in Lettere all’Università Statale di Milano, il docente ha una lunga carriera alle spalle.
Ha infatti collaborato con illustri entità del calibro del Centro studi della Fondazione Adriano Olivetti ma soprattutto, ha diretto in prima persona l’archivio storico di Fiat stessa tra il 1996 ed il 2002. Tra le sue altre imprese professionali, troviamo poi l’aver detenuto la cattedra della facoltà di Storia Contemporanea all’Università Bocconi e come accennato, i volumi dedicati alla storia del brand italiano più famoso di tutti.
Tra i volumi dedicati al mondo dell’auto e a Fiat in particolare troviamo “Le idee al potere. Adriano Olivetti tra la fabbrica e la comunità” e “Fiat-Chrysler, la deriva dell’Italia industriale”. Berta si è spento a 72 anni dopo aver tracciato la storia del marchio e dopo aver previsto l’avvento dei motori elettrici e forse anche la crisi tra il Governo e Stellantis: “Non si dissipano le incertezze che gravano sul destino dell’automotive torinese”, aveva detto in un’occasione. Forse, aveva proprio ragione.