I limiti di velocità hanno sempre fatto discutere in Italia, ma la novità attuale potrebbe stravolgere tutto.
Quando si acquista un’automobile nuova, la si vorrebbe sempre spingere al massimo della potenza, sognando così di poter vedere fino a quanto è il suo limite. Purtroppo questa è una pratica però molto rischiosa e che mette a rischio non solo la vita del conducente, ma anche quella delle persone che non hanno di certo deciso di correre come dei forsennati in strada.
Per questo motivo è stato necessario a un certo punto dare il via al progetto legato agli autovelox. Questi non sono di certo ben visti dalla maggior parte degli automobilisti, anzi sono molti di più coloro che li vorrebbero cancellare del tutto, ma alla fine si tratta di uno strumento essenziale, anche se ci sono molti pareri discordanti.
Una delle tematiche che indubbiamente ha maggiormente diviso l’opinione pubblica è quella legata alla nascita della “Zona 30”. Si tratta di una scelta molto divisiva e che soprattutto ha trovato pareri discordanti, con questa velocità che indubbiamente permette di ridurre il numero di incidenti, ma che forse è troppo bassa. Inoltre si tratta anche di un problema ecologico, ma a quanto pare andare così piano non è salutare per l’ambiente.
Il fatto di abbassare la velocità massima delle auto in strada, non significa in alcun modo che vada a migliorare anche l’aria che respiriamo. Lo studio infatti che ha portato avanti Carlo Ratti, ovvero il diretto del MIT Senseable City Lab, ha evidenziato come le “Zona 30” tanto richieste e osannate, in realtà presentano un chiaro problema ecologico.
I dati che sono stati raccolti e presentati a “The Urban Mobility Council”, con l’area che è stata presa in considerazione che è quella di Milano. Si tratta di una città che, nel momento in cui si andasse ad applicare nell’interno superficie meneghina questo limite, ecco che si avrebbe un innalzamento dell’1,5% di CO2 e le polveri sottili crescerebbero del 2,7%.
Numeri che dunque devono essere tenuti in considerazione quando si andrà ad applicare questa innovazione. Se da un punto di vista dell’inquinamento non è di certo un grande investimento, i dati mostrano come nelle grandi città riduca sensibilmente gli incidenti. Forse però in questo caso la soluzione migliore è quella di fare in modo tale che i cittadini possano utilizzare quanto più possibile mezzi pubblici ed ecologici.
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