Il mondo della mobilità è in gran fermento. Dagli ADAS obbligatori, alle nuove regole sui limiti di velocità, ecco cosa c’è da sapere.
In attesa del 2035, data in cui la Comunità Europea ha previsto la conversione all’elettrico per il Vecchio Continente, tutto ciò che ruota attorno all’automotive sta subendo dei cambiamenti. Come noto, ad esempio, a partire dal prossimo 7 luglio entrerà in vigore l’obbligo di inserimento sui veicoli di alcuni sistemi di assistenza alla guida, a partire dalla scatola nera, che registra i secondi appena precedenti e successivi ad un incidente. L’obiettivo di tale provvedimento non sarebbe quello di monitorare cosa succede in abitacolo, ma, a quanto pare, solamente chiarire come si sia verificato un sinistro, così da facilitare il compito delle assicurazioni e individuare eventuali vulnus sul fronte della sicurezza.
Ed è proprio sotto questo profilo che si è innestata l’ultima novità che vedremo applicata dall’1 luglio. Da quel momento le Case automobilistiche saranno chiamate ad adeguarsi anche su un altro fronte. Trattandosi di una normativa comunitaria, anche l’Italia non potrà sottrarsi. Come vedremo in seguito, però, si tratta di una richiesta che porterà alcuni produttori a doversi adeguare per tempo.
Si chiama Intelligent Speed Assistance e sta mettendo in ansia chi deve adattare le proprie automobili. Sì, perché nel giro di poche settimane chi non ha già provveduto in passato dovrà montarlo su tutti i suoi modelli pena pesanti sanzioni. Tra i brand sollecitati anche Dacia, che ha dovuto aggiornare di tutta corsa i suoi Duster, Sandero e Jogger, mentre FIAT piuttosto che impegnare risorse nell’allineamento ha preferito ritirare la sua 500 Hybrid in modo da investire di più sulla Pandina, il nuovo modello di Panda, in uscita a breve.
Ma qual è la ragione di tale decisione dell’Europa? La volontà sarebbe quella di rendere i mezzi a motore più sicuri, sfruttando il controllo della sicurezza per diminuire il numero di sinistri. Il suo funzionamento è molto semplice, non appena si accende la macchina lo strumento si attiva e ciò è possibile tramite la collaborazione delle telecamere anteriori e il GPS. Il passo dell’auto viene costantemente monitorato e in caso di superamento dei limiti il conducente viene avvisato. Qualora l’infrazione non fosse casuale e momentanea, ma continua il dispositivo frena in automatico, come già succede per il cruise control.
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