Nel 2025, l’Italia si prepara a una delle più significative riforme del Codice della strada degli ultimi anni.
Questo è un cambiamento che ha sollevato preoccupazioni e dibattiti tra gli automobilisti. Questa riforma si concentra principalmente sui limiti di velocità e sulle relative sanzioni, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale. Approfondiamo cosa aspettarci da questa riforma e quali effetti avrà sulla circolazione stradale.
Dopo un lungo iter legislativo, che ha visto l’approvazione della Camera dei Deputati a marzo e il passaggio alle commissioni del Senato, la riforma del Codice della strada è pronta a diventare realtà. Non si tratta solo di nuove norme, ma di un vero e proprio cambiamento culturale nella percezione della sicurezza stradale in Italia. L’obiettivo primario è ridurre il numero di incidenti stradali, promuovendo una guida più responsabile e sicura.
Limiti di velocità e sanzioni più severe
In un contesto in cui la mobilità sostenibile sta diventando sempre più centrale, la riforma del Codice della strada del 2025 si inserisce in un quadro più ampio di cambiamento delle abitudini di guida e dei mezzi di trasporto. Mentre il Governo promuove una cultura della responsabilità sulla strada, gli automobilisti si trovano ad affrontare nuove sfide e un clima di maggiore paura rispetto al passato. Questa riforma, con tutte le sue novità, rappresenta un passo deciso verso un futuro in cui la sicurezza stradale diventa una priorità assoluta, ma non senza ripercussioni tangibili sulla vita quotidiana di milioni di cittadini.
Uno dei punti focali della riforma riguarda le sanzioni per chi supera i limiti di velocità. I legislatori hanno deciso di mantenere invariati i limiti attuali, ma le multe e le sanzioni per i recidivi saranno inasprite. Ecco le principali novità:
- Multe per chi supera i limiti nei centri abitati di 10-40 km/h per due volte in un anno: da 220 a 880 euro.
- Sospensione della patente da 15 a 30 giorni per i trasgressori.
- Obiettivo di contrastare le infrazioni nei centri urbani, dove le conseguenze di una guida imprudente possono essere devastanti.
Un altro aspetto significativo della riforma è la decurtazione dei punti dalla patente. Le infrazioni comporteranno:
- 5 punti di sottrazione per i trasgressori ordinari.
- 10 punti per i neopatentati, considerati più vulnerabili.
Questa differenziazione potrebbe avere un impatto notevole sulla vita dei giovani guidatori, già alle prese con difficoltà nel mantenere la patente.
L’uso degli autovelox, strumenti fondamentali per il monitoraggio della velocità, subirà delle modifiche. La nuova normativa stabilisce che:
- Se un automobilista riceve più multe nello stesso tratto di strada e nell’arco di un’ora, dovrà pagare solo la sanzione più alta, aumentata di un terzo.
Questa modifica è stata pensata per evitare che un automobilista si trovi a dover affrontare una serie di sanzioni in breve tempo, considerata eccessiva e ingiusta. Le nuove disposizioni potrebbero avere un impatto significativo non solo sulla sicurezza stradale, ma anche sull’economia. Le sanzioni più severe potrebbero:
- Aumentare le entrate per lo Stato.
- Gravare sulle tasche degli automobilisti e delle famiglie italiane.
Con l’aumento delle multe, potrebbero sorgere proteste da parte degli automobilisti e dei gruppi di pressione, che vedono in queste misure un modo per “fare cassa” piuttosto che un reale tentativo di migliorare la sicurezza.