Una vera stella del tennis italiano ha una collezione di automobili incredibile. Ecco le sue esperienze più eccitanti con le più potenti auto – e non solo – del mondo.
Il mondo del tennis è tornato alla ribalta dopo anni di minore visibilità nel nostro paese grazie alle gesta incredibili di Jannik Sinner, nuovo numero uno al mondo. Ben prima di lui però la passione per questo sport di noi italiani ha iniziato ad ardere grazie ad altri nomi, con uno su tutti che è un po’ l’icona dello sport.
Il campione di cui stiamo parlando non può essere che Adriano Panatta, tennista classe 1950 che vanta ben dieci vittorie nei principali campionati del mondo della disciplina con racchetta e pallina. Oltre a questo Panatta è stato quarto nella graduatoria dei migliori tennisti del mondo nel 1976, anno in cui ha contribuito decisamente alla conquista della storica Coppa Davis per noi italiani, vantando una prestazione rimasta insuperata per anni.
Sorprendente scoprire come Panatta non sia soltanto un atleta di rilievo nel tennis ma anche nel mondo delle corse. Ha infatti una passione enorme per i motori e non si tratta soltanto di automobili. In una recente intervista, il campione ha spiegato quali sono i suoi modelli preferiti e quali in generale hanno segnato maggiormente la sua ascesa nel mondo delle automobili.
Un’intervista pubblicata sulla Gazzetta dello sport ripercorre assieme al campione il modo in cui si è approcciato al mondo delle automobili e quali sono stati i modelli iconici per lui. La prima auto? Non poteva non essere la storica icona italiana Fiat 500, la primissima generazione: “La 500 che mi ha passato mio papà quando lui si è comprato una terribile 850. Poi ho preso un’altra 500, e dopo, al primo contratto per le racchette, acquistai una Alfa Romeo GT Junior usata”, ricorda il campione alla domanda sulla prima volta al volante.
Quando le soddisfazioni sportive – e di conseguenza i soldi – sono arrivati, il campione è passato alla Germania comprando una Porsche 911 Targa S, auto che la casa di Stoccarda produce ormai dal 1966 e che vanta il classico motore Boxer montato posteriormente che le dà quella configurazione così amata dai fans del marchio.
Panatta dice di aver avuto anche una Ferrari 365 blu ma che non era un’auto molto adatta per gli spostamenti, a differenza di due modelli che lo hanno semplicemente conquistato: “I ricordi migliori sono legati a due Lancia: una HF e la Stratos. In particolare, la Stratos era una vettura straordinaria, magari non per lunghi viaggi”. Chissà se Panatta sta seguendo con interesse il ritorno della Delta entro il 2028 in versione elettrica…
Tutto qui? Ovviamente no, il campione ha preso parte anche a diverse gare di rally e soprattutto è stato campione nel 2004 di offshore, disciplina che si corre su imbarcazioni sportive in grado di superare i 200 chilometri orari. Una enorme passione per i motori, insomma, seconda solo a quella per il tennis!
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