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Le dash cam, o telecamere da cruscotto, stanno guadagnando popolarità tra gli automobilisti per la loro capacità di registrare ciò che accade durante la guida. Hanno valore negli incidenti?
Questi dispositivi possono offrire una testimonianza oggettiva in caso di incidenti stradali, ma sollevano anche questioni legali e sulla privacy.
Una dash cam è un dispositivo di registrazione video installato all’interno del veicolo, generalmente sul parabrezza o sul cruscotto. Queste telecamere hanno lo scopo di catturare continuamente le immagini della strada mentre si guida, fornendo così una documentazione visiva degli eventi.
A differenza delle scatole nere, che registrano dati tecnici del veicolo come velocità e accelerazioni per uso principalmente investigativo dopo un incidente, le dash cam offrono una ripresa video degli eventi esterni al veicolo. Questa distinzione è fondamentale per comprendere il valore aggiunto delle dash cam in termini di prove visive.
Dash cam in auto: una risorsa legale in caso di sinistro stradale?
L’utilizzo delle dash cam può essere determinante nella risoluzione delle controversie legate agli incidenti stradali. Fornendo prove visive chiare e imparziali, queste registrazioni possono aiutare a stabilire le dinamiche dell’incidente, proteggendo gli automobilisti da possibili frodi assicurative o da accuse ingiustificate.
L’installazione e l’uso delle dash cam non sono proibiti dal Codice della strada italiano, purché non compromettano la visibilità del conducente né interferiscano con la libertà di movimento all’interno del veicolo. Tuttavia, l’utilizzo dei filmati registrati deve rispettare specifiche normative sulla privacy.
Le immagini catturate dalle dash cam rientrano sotto la giurisdizione della normativa sulla privacy. È illegale diffondere video che mostrino volti identificabili o targhe senza il consenso esplicito dei soggetti coinvolti. Pertanto, prima della condivisione pubblica dei filmati è necessario oscurare tali elementi sensibili oppure ottenere il consenso diretto degli interessati.
Nonostante le restrizioni imposte dalla normativa sulla privacy riguardo alla diffusione dei filmati, ciò non preclude l’utilizzo delle registrazioni come prova legittima nei procedimenti giudiziari relativi a sinistri stradali. Le riprese effettuate dalle telecamere installate sui veicoli possono essere ammesse come prova atipica nei processi civili se la loro autenticità non viene contestata dalla parte avversa.