La scomparsa dei motori diesel: nel 2025 diventano sempre più rari sul mercato

Nel panorama automobilistico attuale, i motori diesel stanno progressivamente perdendo terreno rispetto alle alternative elettrificate. A fronte di un cambiamento delle preferenze nel consumo, negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una forte riduzione della disponibilità di motori a gasolio tra le nuove immatricolazioni. La transizione verso una mobilità più sostenibile ha reso i motori diesel, un tempo protagonisti indiscussi, un fenomeno in via di estinzione. La seguente analisi esplorerà le motivazioni alla base di questo trend e metterà in evidenza alcuni modelli diesel attualmente in offerta.

L’evoluzione del mercato automobilistico

Negli anni passati, i motori diesel erano una scelta privilegiata per molti automobilisti, grazie a vantaggi pratici come il miglior rendimento nei consumi e una coppia superiore a parità di potenza rispetto ai motori a benzina. Malgrado il loro costo di acquisizione fosse leggermente superiore, l’immagine di veicoli durevoli e adatti per lunghi viaggi ha spinto gli automobilisti a preferire il diesel. Tuttavia, dall’inizio del decennio, la situazione è cambiata drasticamente: l’attenzione è passata sempre più verso la sostenibilità e l’efficienza energetica.

I produttori di automobili hanno reattivamente investito in tecnologie alternative come quelle elettriche e ibride, che non solo soddisfano la crescente domanda di mobilità ecologica, ma beneficiano anche di incentivi governativi volti a promuovere la diminuzione delle emissioni inquinanti. Questo cambiamento ha contribuito in modo significativo al calo della quota di mercato dei motori diesel, che nel 2024 ha visto un ulteriore crollo, scendendo dal 17.8% del 2023 al 13.9%.

Dati di vendita e immatricolazioni del diesel

L’analisi dei dati di immatricolazione per il 2024 rivela il ridimensionamento dei veicoli diesel in Italia. Secondo i recenti report, sono state registrate solo 218.542 vetture diesel rispetto alle 282.719 dell’anno precedente, evidenziando una diminuzione del 22,7%. Questo forte declino è indicativo di una offerta sempre più ridotta di veicoli a gasolio. Con la riduzione delle immatricolazioni, il poter vedere diesel nei concessionari diventa un evento raro: un fattore che chiaramente mette in discussione la sostenibilità economica delle case automobilistiche che scelgono ancora di produrre motori non elettrificati.

La transizione alle motorizzazioni alternative non è una semplice moda, ma un cambiamento dettato dalla necessità di adattarsi a normative ambientali sempre più severe, e alla fantasmagoria di veicoli elettrici sempre più accessibili e competitivi, tanto in termini di prezzo quanto di prestazioni.

I modelli diesel rimasti sul mercato

Nonostante la crescente diminuzione della presenza di motori diesel, ci sono circa 25 case automobilistiche che ancora mantengono una gamma di modelli a gasolio nelle loro offerte. Tra questi, alcuni veicoli continuano a risultare popolari. Analizzando quelli più noti, molti automobilisti cercano ancora quell’affidabilità e robustezza che li ha contraddistinti per anni. L’interesse persiste soprattutto per determinate categorie di veicoli, in particolare SUVs e berline, dove i motori diesel possono ancora offrire vantaggi specifici.

Nelle preferenze degli automobilisti, rimangono in auge modelli di marche storiche in grado di unire performance e prestazioni nei consumi, dando al contempo un certo confort durante la guida.

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