Il caso di una donna sanzionata a Bergamo per questa infrazione ha sollevato dubbi sulla legittimità della multa, richiamando l’attenzione sulle norme del Codice della Strada e sulla loro interpretazione.
La protagonista di questa vicenda è una pensionata, un’ex insegnante di Bergamo, che tempo fa ha ricevuto una multa di 29,40 euro per aver lasciato la sua auto senza freno a mano inserito. La donna, come riporta il quotidiano “La Repubblica”, era solita parcheggiare in via Coghetti, una zona pianeggiante e priva di divieti di sosta. Tuttavia, al suo ritorno, ha trovato un avviso giallo sul parabrezza con la notifica della sanzione, basata sull’articolo 158 del Codice della Strada.
L’episodio ha suscitato discussione riguardo alla correttezza della sanzione, poiché l’auto era parcheggiata in un’area pianeggiante e apparentemente sicura. Tuttavia, la Polizia Municipale ha applicato la legge in modo rigoroso, a prescindere dalla conformazione del terreno.
L’articolo 158 del Codice della Strada: cosa prevede
L’articolo 158 del Codice della Strada disciplina il modo in cui i veicoli devono essere lasciati in sosta o fermata, imponendo che il conducente attivi il freno di stazionamento. Inoltre, in condizioni di forte pendenza, viene richiesto di sterzare le ruote per evitare che il veicolo possa spostarsi accidentalmente.
Il Codice della Strada, nel dettaglio, prevede che il conducente debba “azionare il freno di stazionamento e, di regola, inserire il rapporto più basso del cambio di velocità”. L’obbligo del freno a mano non è quindi legato esclusivamente alla pendenza del luogo in cui il veicolo è parcheggiato. L’obiettivo è prevenire spostamenti involontari che potrebbero verificarsi anche su superfici pianeggianti a causa di fattori esterni come vento, pioggia o neve.
Questa normativa è concepita per garantire la sicurezza stradale in ogni situazione, tutelando gli altri automobilisti e i pedoni.
Perché la sanzione è legittima anche su strade pianeggianti
Nonostante via Coghetti sia una zona pianeggiante, la Polizia Municipale ha ritenuto la sanzione corretta poiché il Codice non fa eccezioni riguardo alla conformazione del terreno. Anche in assenza di una reale pendenza, il mancato inserimento del freno di stazionamento rappresenta un’infrazione, in quanto potrebbe mettere a rischio la sicurezza altrui.
Va inoltre precisato che, in condizioni di forte pendenza, le regole per il parcheggio diventano ancor più stringenti: viene richiesto di sterzare le ruote verso il bordo della carreggiata per evitare possibili movimenti indesiderati del veicolo.
La sanzione non risulta quindi impugnabile, poiché la norma è chiara e specifica, e il suo scopo è la sicurezza pubblica.
Sicurezza e obblighi dei conducenti: perché il freno a mano è indispensabile
Il freno a mano non è un semplice dispositivo di sicurezza personale, ma una misura per prevenire incidenti che potrebbero coinvolgere altri utenti della strada. La legge impone questo obbligo per scongiurare situazioni potenzialmente pericolose, anche su terreni pianeggianti, dove l’auto potrebbe spostarsi involontariamente a causa di condizioni meteo sfavorevoli o altri fattori imprevisti. L’applicazione del freno di stazionamento assicura infatti che l’auto resti ferma nella posizione in cui è stata lasciata, riducendo il rischio di danni a terzi.
In particolare, in aree con una leggera inclinazione, il freno a mano impedisce che l’auto si muova per effetto della forza gravitazionale. Nei giorni di pioggia, inoltre, l’aderenza del veicolo al suolo può diminuire, aumentando il rischio di scivolamenti o spostamenti accidentali.
Conseguenze per chi parcheggia senza freno a mano
Chi parcheggia senza attivare il freno di stazionamento può essere soggetto a sanzioni economiche, come nel caso in esame. Le multe per questo tipo di infrazione possono sembrare eccessive, ma riflettono l’intento del legislatore di evitare incidenti. Per chi non rispetta tale obbligo, le conseguenze possono estendersi oltre la semplice sanzione amministrativa: in caso di movimenti accidentali dell’auto che causino danni a cose o persone, il conducente potrebbe dover rispondere di danni civili.
In generale, una sanzione di circa 29 euro rappresenta una spesa minima, ma le responsabilità derivanti da un veicolo lasciato in sosta senza le dovute misure di sicurezza potrebbero essere ben più gravi.
Il caso della signora di Bergamo evidenzia come il rispetto delle norme di sicurezza del Codice della Strada sia essenziale, anche quando possono apparire eccessive o prive di fondamento pratico in contesti apparentemente sicuri. La sanzione riflette la necessità di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, a prescindere dalla pendenza del suolo o dalle abitudini personali.
L’invito per tutti i conducenti è dunque quello di adottare sempre le dovute cautele e rispettare ogni regola, anche quelle che possono sembrare superflue in un primo momento. L’attenzione ai dettagli, come l’attivazione del freno di stazionamento, rappresenta un piccolo gesto che può fare una grande differenza nella prevenzione degli incidenti e nella tutela della collettività.