In Italia è stata finalmente approvata una nuova delibera che rappresenta un lascapassare importante per tanti automobilisti.
Essere a conoscenza delle normative in vigore e di eventuali aggiornamenti per chi è abituato a circolare in auto risulta essere determinante se non si vuole andare incontro a sanzioni che possono rivelarsi pesanti. Questo vale per il Codice della Strada, che può essere aggiornato periodicamente qualora si ravvisassero situazioni di pericolo che è bene risolvere, ma anche per le regole valide a livello locale.
In diverse città, infatti, stanno diventando sempre più diffuse le norme volte a impedire la circolazione a veicoli che risultano essere ormai datati e eccessivamente inquinanti, con il fine di dare un beneficio nei confronti dell’ambiente. Si tratta però in molti casi di modelli dallo spiccato valore storico e culturale, per questo il dibattito quando si parla di vetture d’epoca è sempre aperto. In queste ore si è verificato un’importante decisione sulla questione.
Non è così frequente che si decida di fare un passo indietro dopo che è stata approvata una norma, ma a volte questo può comunque accadere. E’ il caso di Roma, dove è ora consentito circolare liberamente ad auto e moto storiche, grazie a una decisione che è stata presa dal Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da ASI (Automotoclub Storico Italiano) avverso le ordinanze di Roma Capitale. In quel caso erano state confermate le limitazioni alla circolazione dei veicoli certificati di interesse storico.
Il Tar ha sottolineato quanto sia stato sbagliato mettere in atto quei divieti, non solo perché costtuivano un problema non da poco per chi era in possesso di quel genere di veicoli. Si è infatti sottolineato che il numero di quei mezzi, a due e quattro ruote, risulta essere comunque limitato, per questo avrebbe poco senso impedire di utilizzarle, visto che l’impatto ambientale sarebbe comunque ridotto.
I Giudici hanno inoltre messo in evidenza un altro aspetto che è bene tenere presente, ma che pochi avevano considerato, nonostante sia ritenuto importante. A detta loro, infatti, è giusto dare ai veicoli di interesse storico e collezionistico una tutela particolare, meritano di essere distinti dall’altro parco in circolazione con cui hanno ben poco in comune.
Soddisfatto della decisione anche il Presidente ASI Alberto Scuro: “Dobbiamo poter utilzzare questi veicoli tutelando questo patrimonio, consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo. Questo può dare vita a un turismo lento che può servire a tutelare i nostri territori. Questo è importante anche per il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana”.
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