La nuova benzina senza petrolio già esiste: salverà le auto tradizionali (che dureranno anche di più)

Si parla spesso di stop per benzina e diesel, ma forse non è proprio così che deve finire: ecco come le auto tradizionali potrebbero salvarsi.

Si parla molto spesso dello stop alla produzione di automobili alimentate a benzina e diesel, che dovrebbe avvenire entro il 2035. Questa manovra, che ha visto governi e gruppi automobilistici come Stellantis e Volkswagen in prima linea, potrebbe cambiare il settore automotive per sempre, favorendo di fatto la transizione elettrica.

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Benzina, novità improtanti per il futuro del carburante (www.flopgear.it)

Non è detta l’ultima parola, però, a quanto pare. Esatto, perché per quanto riguarda la benzina ci sono buone possiiblità di fare qualcosa per evitare la cancellazione definitiva di questo carburante dal mercato.

Una mossa, questa, che potrebbe salvare veramente un sacco di automobili già presenti sul mercato delle quattro ruote, europeo e non. Approfondiamo la questione nel merito e scopriamo qualosa di più su una soluzione alternativa potenzialmente convincente.

Futuro benzina, la soluzione alternativa: di cosa si tratta

La benzina, purtroppo, sembra destinata a scomparire nel futuro dell’automobile. Tuttavia, ci sono alcune soluzioni alternative che meritano eccome di essere tenute in considerazione. Aziende come Porsche, in effetti, stanno investendo nella cosiddetta benzina sostenibile ed ecologica. Il brand tedesco sta producendo in Cile una benzina priva di petrolio, nota come e-fuel o più semplicemente benzina sintetica. Sembra che permetta ai veicoli alimentati a benzina di durare più a lungo, e di farlo senza petrolio. Le materie prime utilizzate per produrla sono idrogeno e anidride carbonica.

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Benzina, l’e-fuel tra costi e potenzialità (www.flopgear.it)

Anche il governo tedesco e Audi stanno lavorando per ottenere risultati simili – se non migliori – di Porsche. Addirittura pure la Formula Uno pensa all’e-fuel per il futuro prossimo della categoria regina del motorsport. Si tratta di un modo per evitare, almeno nel breve termine, che venga il momento dei motori compeltamente elettrici. Per quanto riguarda ciò che dovrebbe giungere agli automobilisti, l’obiettivo è garantire la sopravvivenza dei motori a benzina puri e ibridi. Questa benzina speciale contribuirebbe anche a contrastare l’effetto serra e soprattutto ci renderebbe meno dipendenti dal petrolio (sempre più verso l’esaurimento definitivo). Purtroppo, però, c’è un grande ma.

Produrre l’e-fuel richiede costi importanti rispetto alla benzina tradizionale. Sarà dunque necessario ridurre i costi di estrazione dell’idrogeno, necessario per produrre benzina sintetica tramite elettrolisi. In verità non è del tutto una novità; il combustibile sintetico era già utilizzato in Germania nel corso della seconda guerra mondiale, e adesso è molto più evoluto di una volta. Il petrolio è ancora più semplice ed economico da ottenere e utilizzare, quindi la strada è davvero lunga. In vista del lontano traguardo, però, uno spiraglio di luce per salvare tantissime vetture, che in caso contrario rischiano di scomparire per sempre, c’è eccome.

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