Il noto costruttore sta attraversando una crisi finanziaria senza precedenti che mette a rischio il progetto MotoGP
La stagione 2024 della MotoGP ha regalato emozioni e colpi di scena, con Jorge Martin che in sella alla sua Ducati Pramac si è laureato Campione del Mondo interrompendo il dominio di Pecco Bagnaia e la Ducati Factory che durava da 3 anni. Lo spagnolo da Campione del Mondo lascerà la Ducati, non soddisfatto della decisione del team di promuovere Marc Marquez al fianco di Bagnaia come pilota del team ufficiale, e l’anno prossimo correrà per la Aprilia, con cui proverà a riconfermarsi campione.
Tra le note dolenti, il 2024 è stato un anno di delusione per la KTM, che ha visto i propri sforzi infrangersi contro risultati non all’altezza delle aspettative. Nonostante il talento di piloti come Brad Binder e Jack Miller, il team non è riuscito a mantenere il passo dei migliori, e le cose al di fuori della pista sono andate addirittura peggio.
KTM fallisce: a rischio anche la MotoGP
Il fallimento di KTM come azienda potrebbe avere un impatto devastante sul progetto MotoGP. Secondo indiscrezioni, il marchio austriaco starebbe affrontando una crisi finanziaria legata a una combinazione di fattori: un calo nelle vendite globali di motociclette, un aumento dei costi di produzione e un investimento massiccio nelle competizioni sportive, MotoGP in primis. Per questo motivo, l’azienda è finita in amministrazione controllata, con ricadute economiche pesanti.
La MotoGP rappresenta un enorme impegno economico per qualsiasi costruttore, e per un’azienda come KTM, che opera in un mercato altamente competitivo, la sostenibilità di un progetto così ambizioso non è scontata. I bilanci degli ultimi anni mostrano una crescita delle spese non accompagnata da un incremento sufficiente dei ricavi, un trend che potrebbe portare a decisioni drastiche.
La situazione è ulteriormente aggravata dal rallentamento economico globale, che ha colpito duramente il settore motociclistico. KTM, nonostante la sua reputazione per l’innovazione e il design, ha subito un calo della domanda in alcuni mercati chiave, come Europa e Asia, costringendo l’azienda a rivedere le proprie strategie.
Nonostante tutto, KTM ha ribadito il proprio impegno in MotoGP almeno fino al 2025. Questa decisione è stata accolta con sollievo dagli appassionati, ma non basta a dissipare i dubbi sul futuro del progetto. La conferma potrebbe rappresentare un ultimo tentativo di rilancio, ma senza un netto miglioramento dei risultati in pista e una stabilizzazione delle finanze aziendali, il rischio di un ritiro al termine del 2025 resta concreto.
Se KTM dovesse decidere di lasciare la MotoGP, le ripercussioni sarebbero significative per l’intero campionato. La MotoGP perderebbe uno dei costruttori più importanti, dopo l’uscita di Suzuki nel 2021