L’Italia ha saputo progettare quella che a primo impatto sembra una mini Porsche e che negli USA ha fatto la storia.
Ci sono dei marchi che riescono a diventare dei miti assoluti in tutto il mondo e non vi è dubbio alcuno sul fatto che uno di questi sia quello della Porsche. La casa tedesca ha dimostrato nel corso degli anni di saper progettare diversi modelli estremamente prestazionali, con delle automobili come la 911 che hanno scritto la storia.
Questa è l’auto che piĂ¹ di tutte è legata al leggendario marchio di Stoccarda, tanto è vero che sono in molti che hanno provato in qualche modo a richiamare questo progetto. Anche in Italia ci si intende moltissimo di automobili e soprattutto si ha modo di creare delle auto di ottima caratura, con delle sportive che spesso hanno spopolato all’estero.
Negli Stati Uniti per esempio vi è un grande interesse attorno alle innovazioni che giungono dal Belpaese e uno dei marchi che ha saputo raccogliere i maggiori successi è la Abarth. La casa italiana ha dato vita a un modello di eccellente livello che negli USA è un vero mito.
Abarth 207/A: l’italiana che ha conquistato gli USA
Nel 1955 l’Italia stava vivendo il proprio boom economico e una ripresa dopo gli anni dolorosi della Seconda Guerra Mondiale. La Abarth ha saputo dare vita in quell’anno a un modello da corsa come la 207/A, un modello straordinario che era nato unicamente per prendere parte alle corse e che è entrato di diritto nella storia dei motori.
Negli USA questa auto divenne nota grazie a Tony Pompeo e al pilota Gino Valenzano. I due italoamericani capirono come le corse potavano migliorare e rendere nota l’azienda anche in terra americana. Si trattava di un modello che si presentava con una lunghezza da 362 cm, una larghezza da 155 cm e un’altezza da 94 cm, con il peso che è di 552 kg,
Il motore era un 4 cilindri da 1089 di cilindrata che aveva modo di erogare fino a un massimo di 36 cavalli inizialmente, per poi passare a 66. In questo modo la vettura aveva modo di toccare un picco massimo di 165 km/h. La Abarth 207/A che riuscì a ottenere il secondo posto nella 12 ore di Sebring nel 1955, peccato che perĂ² poi fu squalificata. Un modello dunque che ha saputo come farsi conoscere a livello mondiale e che ha dimostrato ancora una volta la grande qualitĂ della meccanica italiana.