Da parte di John Elkann sono arrivate delle dichiarazioni curiose, che riguardano un qualcosa che era solito fare senza farsi vedere.
Tra i personaggi più importanti nel mondo dell’industria e dell’imprenditoria italiana, occupa un posto di spicco John Elkann, presidente della Ferrari dalla fine del 2018. Il rampollo della famiglia Agnelli, erede dell’Avvocato Gianni, è succeduto a Sergio Marchionne in quel ruolo, oltre ad essere l’amministratore delegato di Exor ed il presidente di Stellantis, tanto per far capire quanto sia un uomo impegnato a tutti i livelli.
Sotto la sua gestione, la Ferrari non sta brillando in F1, ma John Elkann ha spinto per riportare alla vittoria la Rossa alla 24 ore di Le Mans, e da questo punto di vista ha centrato il proprio obiettivo, con due successi di fila della 499P Hypercar, l’ultimo dei quali due settimane fa. Inoltre, sul fronte commerciale il Cavallino sta ottenendo dei risultati eccezionali, con vendite che sono salite alle stelle.
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera“, John Elkann è tornato sul primo ricordo che ha di una Ferrari, che è collegato a suo nonno, ovvero Gianni Agnelli. Il tutto è legato alla splendida F40, ed anche alla Testarossa, due tra le vetture della casa di Maranello più amate in assoluto e più iconiche. Pensate che lui e suo fratello Lapo, da piccoli, erano abituati a compiere un’azione di nascosto dal loro nonno.
Ecco le sue parole: “Il mio primo ricordo della Ferrari? La F40 e la Testarossa che appartenevano a mio nonno. Ricordo che con mio fratello Lapo eravamo soliti accenderla di nascosto. Avevamo meno di dieci anni all’epoca. La cosa complicata era riuscire ad entrare nel garage dove le teneva. Per noi era un momento di libertà e soddisfazione. Non la guidavamo, ovviamente, ma ci piaceva schiacciare il piede sull’acceleratore per sentire il suo rumore. Dentro di noi sognavamo ad occhi aperti. La cosa bella era che mio nonno non ne era affatto a conoscenza“.
La Ferrari ha un grande bisogno di tornare al vertice anche nel mondo del motorsport, che l’Avvocato tanto amava. John Elkann non ha un compito facile da questo punto di vista, con il Cavallino che in F1 fatica ad emergere. Occorre prendere spunto dalle imprese di Le Mans e del mondo dell’endurance, ma anche dai successi ottenuti sul mercato.
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