John Elkann bloccato, allarme tra gli italiani: la notizia fa tremare il Paese

John Elkann sta vivendo un momento complicato e questa situazione mette in difficoltà e in crisi anche gli italiani.

Una delle principali industrie mondiali è quella legata all’automobilismo, con la famiglia Agnelli che indubbiamente è una di quelle che ha raccolto i maggiori benefici da essa. John Elkann è il rampollo che ha permesso a questa famiglia di continuare a essere una delle più note nel settore, con FIAT che ora è parte integrante del progetto di Stellantis.

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John Elkann su Stellantis (ANSA – Flopgear)

Il Gruppo è ufficialmente nato solo nel 2021, dunque è chiaro come si debbano ancora limare una serie di dettagli. Per esempio la convivenza tra una serie di modelli che fino a pochi anni fa erano rivali sul mercato, con Francia e Italia che ora devono trovare un punto d’incontro, nonostante le continue punzecchiature che arrivano anche dal Governo a Roma.

L’idea è quella dunque di fare in modo tale che i marchi italiani possano essere quanto più competitivi possibile e soprattutto metterli nelle condizioni migliori per poter affiancare o superare la concorrenza che giunge da Francia o Cina. Ecco allora che la situazione di John Elkann al momento si fa sempre più complicata, con un blocco che preoccupa e non poco.

Stellantis sempre meno italiana: cosa succede alle auto

Nonostante il numero uno del Gruppo Stellantis sia sempre John Elkann, il potere della componente francese all’interno del colosso automobilistico sta diventando sempre più evidente. Inoltre non si deve dimenticare il fatto che ora Stellantis ha anche acquisito il 21% delle quote di Leapmotor, dunque anche la Cina avrà di che ridere all’interno delle decisioni della dirigenza.

Crollano le auto italiane di Stellantis
John Elkann (Ansa – flopgear.it)

La situazione in Italia infatti si fa sempre più problematica, come lo si evince per esempio con gli operai che nella fabbrica di Mirafiori sono spesso costretti alla cassa integrazione. A spiegare cosa sta accadendo ci ha pensato Carlo Conti su “La Verità“, con questi che ha spiegato come ci sia il serio rischio di vedere aumentare la quota di Peugeot da 7,1 al 9,6%, con la cassaforte di Elkann e di Exor che invece è bloccata a 14,2%.

Non dimentichiamo inoltre come lo stesso Stato francese sia in possesso del 6,2% di quote di Stellantis tramite BPI. Indubbiamente non sarà semplice riuscire a mantenere gli equilibri odierni, con John Elkann che deve dare però delle risposte concrete agli italiani e soprattutto nei riguardi di coloro che lavorano per le varie aziende automobilistiche sparse nel Belpaese.

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