Non sempre dire la verità porta ad una ricompensa. Questo ingegnere lo ha scoperto a sue spese lavorando su una delle auto più attese dell’anno.
Quando si lavora a progetti che sono attesi da milioni di persone in tutto il mondo, ci vuole un nonnulla per fare un errore apparentemente molto stupido o banale o un gesto poco corretto e farsi mandare via – a calci! – dall’azienda per cui si lavora… è capitato di recente con General Motors dove un dipendente poco attento ha “spoilerato” l’aspetto della nuova Corvette o con la Rockstar Games che fa i conti con anticipazioni non autorizzate dei suoi giochi da anni.
Può anche capitare però nel mondo capitalista e spietato in cui viviamo che una persona sia cacciata anche per aver tentato di mettere in guardia gli acquirenti di un problema. Poi, che il modo in cui la persona di cui stiamo per parlare lo abbia fatto sia discutibile è un discorso a parte. Approfondiamo subito la storia per capire di che costa stiamo parlando.
Protagonista di questa storia poco felice è Hazar Denli, un ingegnere che ha lavorato per Tata, colosso dei motori indiano che negli ultimi anni si stai imponendo sul mercato domestico e Vinfast, una casa emergente del Vietnam attiva ormai dal 2017 che produce SUV e sta cercando di approdare anche al grande pubblico occidentale. Il problema, stando all’uomo, sarebbe che non è pronta per farlo.
Quando lavorava ancora con l’azienda indiana che sta collaborando con Vinfast l’ingegnere ha segnalato ai suoi superiori dei problemi di sicurezza delle auto con marchio Vinfast venendo completamente ignorato. Vista la reazione tiepida da parte di chi si trovava ai “piani alti” – come riporta CarBuzz- l’uomo ha deciso di licenziarsi ed andare per la sua strada, venendo assunto da Jaguar e Land Rover.
Quanto poi però Denli è tornato sulla questione cercando di mettere in guardia gli acquirenti, i vertici del marchio Tata, almeno secondo la sua versione, hanno fatto in modo che venisse cacciato anche dal suo nuovo impiego. Sospetta a dir poco la coincidenza che Jaguar e Land Rover siano marchi controllati da Tata, proprio la compagnia per cui Denli lavorava.
Denli si sarebbe espresso sulla sicurezza del modello VF-9, coinvolto in un incidente a Pleasanton in California che ha portato a quattro vittime, parlando della qualità costruttiva non conforme agli standard, tra parti che si allentano e non durano nemmeno il chilometraggio minimo di sicurezza: “L’auto monta componenti che si rovinano dopo 24mila chilometri anziché i 144mila previsti”, la sua denuncia alla NHTSA americana.
L’uomo sembra quindi confermare che le vetture Vinfast non abbiano nemmeno gli standard minimi di sicurezza richiesti: “Entrerei in qualsiasi altra auto che ho progettato ma una Vinfast? Assolutamente no”, conclude Denli. Accuse molto gravi che andrebbero approfondite nelle sedi opportune; e succederà presto. L’ingegnere ha annunciato di avere intenzione di portare Jaguar e Land Rover davanti ad un giudice britannico per il suo licenziamento. Vedremo cosa emergerà da questa torbida vicenda.
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