Brutto infortunio per un pilota di MotoGP, che sarà costretto a finire sotto i ferri. Non tornerà in pista prima di agosto.
Siamo ormai entrati nella fase decisiva della stagione di MotoGP, in cui i punti persi o conquistati non possono che essere fondamentali. L’affidabilità della moto e la sua capacità di essere competitiva nel maggior numero di piste non possono che svolgere un ruolo fondamentale, ma è altrettanto importante che chi la guida sia al massimo della forma fisica. Non esserlo, infatti, può avere un’influenza decisiva anche sulla prestazione.
Non può quindi che esserci un forte rammarico quando subentra un infortunio, non solo quando non permette di rendere al meglio, ma soprattutto quando questo può comportare addirittura uno stop. Questo è quello che è accaduto a un centauro, costretto addirittura a finire sotto i ferri, nonostante fosse l’ipotesi peggiore e che si augurava di evitare. Difficile un suo ritorno in pista prima del mese di agosto.
Ma quale sarebbe il pilota di MotoGP che è costretto a operarsi e che quindi non potrà salire nuovamente in sella alla sua due ruote almeno per un periodo? Il riferimento è a Cal Crutchlow, che avrebbe dovuto prendere parte al Gran Premio d’Italia in programma al Mugello nel primo weekend di giugno come annunciato dalla Yamaha in veste di wild card, ma così non sarà. Sulla base dei programmi che erano stati predisposti dal team giapponese, il 38enne avrebbe dovuto poi gareggiare anche a Silverstone e a Misano, per questo la battuta d’arresto subita non può che amareggiarlo.
Il problema fisico è stato comunicato proprio dalla stessa scuderia, dispiaciuta di non poter contare sull’apporto di un centauro con un’esperienza come la sua. “Cal Crutchlow non prenderà parte al GP d’Italia come wild card, Yamaha è dispiaciuta di doverlo annunciare – si legge nella nota -. Il test rider aveva un dolore alla mano destra e si è sottoposto a un’operazione per risolvere il problema. Gareggiare per lui nel prossimo Gran Premio è però impossibile”.
Yamaha crede fortemente nel contributo che Crutchlow può dare, per questo non ha esitato a scegliere di puntare su di lui in veste di collaudatore già nel 2020, anno in cui è arrivato l’addio con Jorge Lorenzo. Il britannico riesce infatti a indirizzare al meglio la squadra sulle modifiche che devono essere effettuate alla moto in fase di sviluppo, oltre a essere stato determinante nel convincere Fabio Quartararo a rinnovare il suo contratto.
Il suo ruolo non si limita comunque a stare dietro le quinte, come accade spesso, ed è questo che lo gratifica maggiormente. Nel 2021 e nel 2022, infatti, è stato chiamato in più occasioni a sostituire i piloti “titolari”, al punto tale da disputare ben dieci gare, circostanza non così solita per chi ha il suo incarico.
Salvo “miracoli”, difficilmente lo vedremo prima di agosto, certamente questo è un intoppo che non ci voleva sia per il diretto interessato sia per i nipponici, protagonisti di una stagione finora piuttosto sfortunata.
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