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Maserati, storica casa automobilistica modenese, si trova in un momento particolarmente critico. Stellantis, il gruppo che controlla il marchio, ha deciso di interrompere investimenti per 1,5 miliardi di euro, creando incertezze sul lancio dei nuovi modelli. Questa scelta arriva in un contesto difficile per il mercato dei veicoli di lusso, in special modo per quelli elettrici, che stanno riscontrando una diffusione più lenta di quanto previsto, mentre la domanda nella fascia alta del mercato cinese è in ripiegamento.
Crisi economica e conseguenze pesanti
Il gruppo Stellantis ha registrato una flessione nei profitti, un problema aggravato dal crollo delle vendite di Maserati. Nel 2023, le vendite sono passate da 26.600 a solo 11.300 unità. Queste cifre preoccupanti hanno costretto il marchio a rinunciare a diversi progetti preannunciati, come indicato nei documenti finanziari pubblicati il 26 febbraio. Secondo quanto riportato da Autocar, potrebbe esserci un impatto diretto sulla versione Folgore della MC20, un modello dove si riponevano grandi aspettative di debutto entro i primi mesi del 2025. Ad essere a rischio, ci sarebbe anche la nuova Quattroporte elettrica, il cui lancio era già stato rinviato. Questo scenario è stato confermato dal direttore finanziario di Stellantis, Doug Ostermann, che ha discusso le nuove dinamiche nel mercato del lusso, evidenziando come la transizione verso l’elettrificazione si stia rivelando più complessa del previsto.
Difficoltà nel settore elettrico e preoccupazioni sindacali
Le sfide di Maserati non riguardano solo la diminuzione delle vendite, ma anche le difficoltà nel espandere il proprio business nel settore elettrico. Questa situazione non è un caso isolato, in quanto anche marchi come Porsche stanno facendo i conti con una richiesta calante, in particolare per modelli come il Taycan, attesi inizialmente come protagonisti nel mercato. In aggiunta, la preoccupazione dei sindacati è in crescita, soprattutto a causa di un crollo della produzione del 80% nel 2024. I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto un intervento immediato da parte di Stellantis per affrontare la crisi.
Ferdinando Uliano, segretario generale della FIM, ha commentato la situazione di Maserati definendola una delle più critiche. Nonostante la qualità e le prestazioni dei modelli offerti, il marchio è stato ostacolato da errori di gestione e da una mancanza di efficacia nelle strategie di marketing. Uliano ha espresso la necessità di agire rapidamente, affermando che il tempo per risolvere questi problemi non è più disponibile.
La sfida dell’elettrificazione nel mercato del lusso
Maserati, con la sua eredità storica e i suoi modelli di alta gamma, è ora in una fase in cui l’elettrificazione rappresenta una sfida cruciale. La lentezza della domanda nei veicoli elettrici di lusso ha colto di sorpresa non solo Maserati, ma anche diversi altri marchi che puntano su questo segmento. L’industria automobilistica si trova nell’occhio di un ciclone, dove la necessità di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori e alle norme ambientali si scontra con le reali aspettative di vendita. Non è sufficiente produrre modelli all’avanguardia; occorre anche una strategia solida e un marketing capace di attrarre una clientela ormai sempre più esigente. La crisi di Maserati è rappresentativa di una trasformazione più ampia che tocca il settore auto globale, chiamato a rinnovarsi per rimanere competitivo.