Comprare un nuovo motorino non sarà necessario, se puoi direttamente modificare il tuo. Con questo pratico sistema il tuo scooter diventa elettrico anche se prima era a carburante
Con l’arrivo del 2035 le normative europee cambieranno radicalmente, portando al progressivo addio ai motori termici così come li conosciamo. Solo carburanti non nocivi per l’ambiente – o comunque meno inquinanti – come idrogeno, GPL e naturalmente i propulsori elettrici riusciranno a rimanere sul mercato. Benzina e diesel, insomma, salvo novità saranno via via accantonati.
Questo diventa un problema anche per i motociclisti che hanno nel garage dei mezzi inquinanti, come vecchi scooter non omologati per le normative di inquinamento Euro 5 che forse, in un futuro non troppo lontano saranno messi totalmente al bando. Per fortuna una soluzione è già arrivata, anche qui in Italia, con la possibilità di cambiare tipo di motore ad uno scooter senza spendere molti soldi.
Negli ultimi anni anche in Italia stanno iniziando ad essere omologati dei kit di conversione che permettono di modificare la meccanica di motorini – spesso cinquantini – alimentati a benzina per renderli completamente elettrici. Chiaramente solo i kit omologati possono essere montati legalmente sugli scooter e un’azienda in particolare è entrata a far parte dell’elenco delle compagnie che commerciano questo tipo di prodotti.
Dalla Talet-e arrivano tre nuovi kit di conversione
L’azienda italiana Talet-e ha iniziato ad operare con successo in questo campo da poco ma ha già ricevuto l’omologazione ufficiale per tre kit di conversione, in grado di rendere completamente eco friendly altrettanti tra gli scooter più popolari nel nostro paese: stiamo parlano dell’Honda SH, del Piaggio Liberty e della Piaggio Vespa GTS.
I kit in questione sono omologati ai sensi del decreto del 26 luglio 2022, il numero 141, con un processo di installazione che costa circa 2.500 euro e dura quattro ore, sicuramente più economico e rapido rispetto all’acquisto di un nuovo scooter elettrico meno inquinante che in certi casi può superare il prezzo base di 3.000 euro. Un’alternativa conveniente, quindi, all’acquisto di un nuovo mezzo.
Nello specifico questi kit sono composti da due batterie fisse dalla potenza di 1,5 kilowattora ciascuna che si possono installare a cui si possono aggiungere due batterie rimovibili capaci di erogare 0,75 kilowattora ciascuna. L’autonomia del mezzo è variabile in base al modello mentre per quanto riguarda la durata del sistema, l’azienda garantisce 3mila cicli di ricarica. Questo tipo di sistema continua a diventare sempre più popolare, fornendo una pratica alternativa ai centauri che vogliono guidare un motorino elettrico ma non hanno fondi illimitati.