La Toyota si evolve in modo sempre più evidente sul mercato e ora sta per dare il via a dei motori che metteranno in crisi la Cina.
Il Giappone si è messo più volte in evidenza nel corso degli anni per aver dimostrato di saper progettare delle vetture estremamente affidabili e di ottima caratura. La Toyota è probabilmente colei che più di tutti rispecchia perfettamente questa filosofia.
La casa nipponica che inoltre si mette da tempo in luce anche nel motorsport. I successi che ha ottenuto negli anni nel mondo dei rally sono davvero straordinari ed evidenziano come ci sia la voglia di mettersi in mostra a livello mondiale in ogni settore. Il Giappone però sa benissimo che ormai non è più la sola grande potenza a livello asiatico, anche perché oltre alla Corea del Sud anche la Cina è diventata una realtà di primissimo piano.
A Pechino e dintorni sono nate una serie di aziende che hanno puntato così a diventare sempre più dominanti sul mercato, cercando di dare vita a uno splendido rapporto tra la qualità e il prezzo. Ora però sono nati dei motori che in casa Toyota possono cambiare il futuro dell’automotive, con i clienti che sono pronti a dare fiducia ancora una volta al grande colosso nipponico.
Nuovi motori Toyota: al via la rivoluzione
Nonostante il mondo stia andando sempre di più nella direzione che porta alla progettazione di auto elettriche, la Toyota ha virato in modo deciso ancora una volta sui motori a combustione. Ci saranno infatti diversi modelli a quattro cilindri, sia da 1500 che da 2000 di cilindrata, con Hiroki Nakajima, ovvero il Chief Technology Officer, che ha spiegato alcune caratteristiche.
Secondo Nakajima questi motori si potranno definire a tutti gli effetti come rivoluzionari, infatti il loro intento è quello di poter essere usate anche per le vetture a idrogeno. Toyota infatti è uno dei marchi che sta puntando maggiormente su questa tecnologia e lo si vede infatti dalla presenza sul mercato di un veicolo altamente affascinante come la Mirai.
La rivoluzione sta nel fatto che i motori avranno una corsa del pistone più corta rispetto al passato, il che non è stato semplice da attuare. Saranno dunque dei propulsori più piccoli rispetto al passato, con il fatto di aver abbassato il frontale che garantirà così migliori prestazioni e ottimizzando così il flusso dell’aria, con il progetto che dovrebbe essere ultimato per il 2027.