Incredibile epilogo per un contadino che, pur senza essere patentato, voleva a tutti costi avere la sua Ferrari.
Possedere una Ferrari non significa solo avere tra le mani un’automobile di lusso, ma significa aver avuto la fortuna di poter acquistare uno status symbol. Il Cavallino Rampante è un sogno e una poesia per tutti coloro che amano l’Italia, i motori e che cercano un modo, magari anche banale, per poter mostrare a tutti di avercela fatta nella vita.
Non importa a quale classe sociale si rientri e di quale se ne faccia parte, perché avere una Ferrari è davvero un’ambizione bramata da tutti. I costi sono sempre stati esorbitanti, perché doveva essere un qualcosa di meraviglioso e allo stesso tempo quasi impossibile da poter raggiungere nella sua bellezza.
Ecco allora come mai anche un contadino, addirittura privo di patente, ha avuto modo un giorno di andare in una concessionaria Ferrari per potersi togliere uno sfizio, anche se le cose inizialmente non sono andate per il verso giusto, con le condizioni dell’affare che si stavano complicando dopo poco.
Il signor Andrea Vettori era un contadino di Prato che girava con la sua piccola ApeCar 50 e proprio con questa si presentò nella concessionaria della Ferrari della città toscana. L’uomo era noto nella zona e non era di certo considerato un potenziale cliente per un’auto del genere, per questo in un primo tempo, coloro che lavoravano nella concessionario risero della richiesta del signor Vettori per l’acquisto di una Ferrari F430.
Stiamo pur sempre parlando di un bolide che monta un motore in grado di erogare fino a 490 cavalli, con il suo picco di velocità che è di 315 km/h e con l’accelerazione che da 0 a 100 km/h avviene in soli 3,6 secondi. Il Signor Vettori però a un certo punto ha ricevuto l’eredità di uno zio defunto e in questo modo ha così potuto acquistare una favolosa Ferrari F430, con la concessionaria che, una volta visto il suo capitale, non ha più riso ma ha iniziato a trattarlo come un cliente di primo piano.
L’uomo si era comunque presentato in concessionaria con i suoi classici abiti da lavoro, dunque aveva tratto in inganno, ma d’altronde è bello notare come abbia voluto rimanere comunque umile. Vettori inoltre non possedeva nemmeno la patente, documento che sta cambiando, dunque voleva solo farsi trasportare con la sua nuova Ferrari F430, anche se alla fine dovette venderla per i costi troppo elevati di gestione.
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