C’è un risultato da sogno per un vero e proprio gigante della telefonia, esordiente nel mondo delle auto. Che sorpresa
Il mercato dell’auto sta attraversando una fase di transizione nella quale punta a risollevarsi da uno dei periodi più neri della sua storia. Il Covid-19 e la crisi dei microchip hanno prodotto un clamoroso crollo delle vendite. Tuttavia la seconda parte del 2023 e l’inizio del 2024 hanno dato qualche motivo per tornare a sperare in buoni risultati tra brand che hanno saputo rialzarsi ed altri meno.
Di certo, ad avvantaggiarsi di questa situazione e della continua volontà dei governi e delle istituzioni di passare alle auto elettriche è stata la Cina che ha acquisito un enorme vantaggio sul fronte della produzione di BEV a prezzi contenuti.
Proprio in Cina è stato prodotto un altro modello full electric che ha avuto un esordio decisamente promettente. A realizzarlo è stato un marchio che nulla aveva avuto a che fare, precedentemente, con le auto e il mercato automobilistico, operando con grande successo in un altro settore dove si è fatto apprezzare a livello mondiale.
Stiamo parlando di Xiaomi, colosso della telefonia, che ha prodotto la sua prima auto elettrica destinata, per ora, solo al mercato cinese. Si chiama SU7 ed ha ottenuto subito un successo probabilmente impossibile da prevedere.
Auto, la Xiaomi SU7 fa saltare il banco
Pensate che l’auto elettrica di Xiaomi ha ottenuto la bellezza di 88.898 ordini nelle prime 24 ore dal lancio sul mercato. E questo è solo l’inizio. La produzione annua di questo modello è fissata a 150.000 unità e pare che, nelle ore successive al primo giorno di ordinazioni, sia stata raggiunta questa cifra. Si tratta di un exploit unico nella storia dell’automobilismo, anche se in molti non stanno dando la giusta importanza a tale impresa.
La Xiaomi SU7 è davvero interessante dal punto di vista tecnico. L’auto sarà commercializzata in Cina con due diverse specifiche. Quella base ha un’autonomia di ben 668 km, mentre quella dotata di una batteria di maggiori dimensioni arriva sino ad 800 km ed è in grado di competere, almeno sulla percorrenza, con le vetture dotate di motore a combustione. Per quanto concerne la produzione, essa dovrebbe avvenire presso lo stabilimento della BAIC, in una fabbrica situato nei pressi della capitale Pechino.
Abbiamo detto varie volte come uno dei grandi punti di forza delle auto elettriche cinesi sia il loro prezzo contenuto ed anche nel caso della prima Xiaomi ciò si è confermato. Infatti, la versione con batteria da 60 kWh, da 668 km di autonomia, costa al cambio solo 28.000 euro. Tanto per farvi un esempio, dalle nostre parti la BEV meno costosa è la piccola Dacia Spring che ne viene a costare oltre 21.000, e che è ben più piccola sul fronte del design ed anche delle prestazioni e dell’autonomia.
Vedremo se e quando la nuova auto elettrica di Xiaomi arriverà anche in Italia, dove il marchio resta uno dei più apprezzati nell’ambito della telefonia. Al momento, non si hanno notizie a riguardo.