Il casco non sarà più obbligatorio: cambia il Codice della Strada e le novità non finiscono qui

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Il disegno di legge che mira a modificare il Codice della Strada si trova attualmente sotto esame dalla commissione Ambiente del Senato, ma ha subito un inaspettato rallentamento.

Nonostante fosse stato concesso ampio tempo per presentare eventuali emendamenti, la scadenza è stata posticipata.

Casco addio
Addio all’obbligo del casco (FlopGear.it)

Questa decisione sembra nascondere alcuni malumori all’interno della maggioranza governativa, in particolare riguardo ai tempi di approvazione del provvedimento.

Forza Italia, per esempio, ha preparato una sessantina di emendamenti che potrebbero richiedere ulteriori passaggi alla Camera dei Deputati, ritardando così l’approvazione definitiva.

La Lega e il suo leader Matteo Salvini, attuale Ministro delle Infrastrutture, spingono affinché il disegno di legge sia approvato entro luglio.

Tuttavia, durante un recente incontro tra i partiti della maggioranza, Forza Italia ha evidenziato la necessità di analizzare più a fondo alcune parti del testo.

La posizione ferma dei leghisti sull’inammissibilità delle modifiche contrasta con quella più aperta di Fratelli d’Italia verso un possibile accordo.

Cambia il Codice della Strada: Proposto lo Stop al Casco

Tra gli emendamenti proposti da Forza Italia emerge chiaramente l’intento di rivedere alcune norme relative alla sicurezza stradale e all’utilizzo dei mezzi personali per la mobilità urbana.

Un emendamento in particolare suggerisce l’eliminazione dell’obbligo del casco per gli adulti che noleggiano monopattini elettrici limitati a una velocità massima di 20 km/h; tale obbligo rimarrebbe invece in vigore per i minorenni e per i mezzi capaci di raggiungere velocità superiori.

Un’altra proposta mira a imporre l’obbligo del casco a tutti i minori che circolano in bicicletta su strada.

Casco addio subito
Dire addio al casco davvero? (FlopGear.it)

Viene anche suggerito che i Comuni destinino almeno il 50% dei ricavi derivanti dalle multe (per esempio quelle per eccesso di velocità) agli investimenti sulla segnaletica stradale sia orizzontale che verticale.

Infine, viene avanzata l’idea di istituire un mini corso accompagnato da un patentino sulle principali regole stradali rivolto a chi utilizza biciclette e monopattini senza essere titolare di patente automobilistica.

Queste proposte sollevano importanti questioni sulla sicurezza stradale e sull’evoluzione delle normative relative alla mobilità urbana moderna.

L’introduzione dell’obbligo del casco potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla sicurezza degli utenti ma anche sulle abitudini urbane e sull’utilizzo dei nuovi mezzi personali come monopattini e biciclette.

L’esito delle discussioni parlamentari sarà cruciale nel definire le future politiche italiane in materia di trasporto personale urbano ed evidenzia la necessità sempre più pressante di aggiornare le normative vigenti alle realtà contemporanee della mobilità cittadina.

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