Non vanno certo per il meglio le cose in casa Ford, dove ci sono grosse perdite. Ecco però il metodo pensato per uscirne.
Il 2023 non si è di certo concluso nel migliore dei modi per uno dei più grandi colossi automobilistici al mondo, che ora dovrà faticare per uscire dalla crisi. Stiamo parlando della Ford, che ha fatto registrare una perdita di 523 milioni di dollari nell’ultimo trimestre dello scorso anno, un dato che ha fatto scattare l’allarme nella sede centrale di Detroit, dove da troppo tempo le cose non vanno come previsto.
Pensate che nello stesso periodo dell’anno precedente, vale a dire gli ultimi mesi del 2022, la casa dell’Ovale Blu aveva fatto registrare un utile di 1,26 milioni di dollari, che non era una cifra record, ma che comunque testimoniava una fase di forma di altro livello rispetto ad oggi. Il problema principale è dettato da un grande onere contabile relativo ai piani sulle pensioni, ed anche all’enorme sciopero di qualche mese fa, che aveva colpito anche Stellantis e General Motors.
Il blocco era stato promosso dal sindacato United Auto Workers, che aveva portato i lavoratori a fermarsi per ben sei settimane, alla ricerca di contratti più proficui sul fronte economico e di orari di lavoro più adeguati. Tuttavia, la Ford ha in mente un chiaro programma di rilancio, che si baserà su un settore sul quale ha sempre puntato in passato. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Ford, ecco cosa fare per uscire dalla crisi
La Ford ha deciso di puntare sul motorsport per il proprio rilancio, con tanti programmi che sono già nati ed altri che verranno aperti in futuro. In tal senso, la casa di Detroit ha guadagnato 29 centesimi per azione, battendo quelle che erano le cifre stimate da Wall Strett, dove si immaginava un passo in avanti di massimo 12 centesimi, un dato che è stato più che raddoppiato.
Il fatturato degli ultimi tempi è stato pari a 46 miliardi di dollari, con una crescita del 4% rispetto allo scorso anno, per cui non è tutto così negativo, anche se le perdite restano notevoli. Secondo quelle che erano le stime, il fatturato non sarebbe dovuto andare oltre i 43 miliardi, per cui c’è un passo in avanti anche su questo fronte.
Come detto in precedenza, il motorsport è visto come una forma di rilancio del brand in chiave futura, ed è qui che entrano in gioco i programmi sportivi appena lanciati. La Ford ha fatto il proprio debutto alla 24 ore di Daytona con la nuova Mustang GT3, schierandone due ufficiali in classe GTD PRO ed anche alcune private in classe GTD.
Per quanto riguarda la competitività, la vettura è stata performante, ma c’è tanto da lavorare sull’affidabilità. La casa di Detroit sbarcherà in F1 nel 2026, legandosi alla Red Bull come fornitrice di motori. Le power unit verranno sviluppate in collaborazione con il team di Milton Keynes, ed è chiaro che se questa partnership dovesse funzionare, il ritorno d’immagine e sul mercato sarebbe enorme. Nei prossimi anni scopriremo se il motorsport sarà stato sufficiente.