Arrivano segnali positivi per milioni di famiglie italiane grazie alla manovra che il governo starebbe preparando
Sono ormai quasi un quarto di secolo che, per una serie di vicissitudini, le famiglie italiane sono costrette a subire continue ripercussioni economiche, le quali hanno nel tempo impoverito il loro potere di acquisto. Senza prendere una posizione politica ma semplicemente elencando obiettivamente gli eventi che si sono susseguiti dall’inizio del nuovo millennio, gli italiani hanno dovuto far fronte al destabilizzante passaggio dalla Lira all’Euro, per poi dover affrontare 10 anni di crisi economica.
Quando si iniziava a intravedere una luce in fondo al tunnel, ecco pioverci addosso la catastrofe pandemica, a cui è seguita la guerra in Ucraina e la relativa inflazione. I vari governi hanno tentato di reggere l’onda d’urto, provando ad affrontare ognuna di queste problematiche. L’ultimo tentativo di offrire un sostegno alle famiglie in difficoltà sembra sia il disegno di legge che il governo avrebbe nel cassetto, pronto ad essere approvato per gli anni a venire.
Cambio di rotta con i nuovi incentivi
Focalizzandoci sulla tematica relativa al settore industriale del mondo automobilistico, da vari anni i governi hanno deciso di stanziare fondi a sostegno dell’acquisto di nuove vetture più moderne, sicure ed efficienti dal punto di vista ambientale. Questi bonus sono stati spesso collegati alla rottamazione delle automobili più vetuste, considerate poco sicure e altamente inquinanti. L’obiettivo di questi incentivi statali è molteplice e non riguarda esclusivamente il fattore ecologico, ma ne include anche altri.
Oltre al migliorare la qualità delle nostre città , i bonus rottamazione servono anche ad abbassare l’età media del parco auto nazionale circolante, con lo scopo multiplo di ridurre la mortalità in caso di sinistri, offrire un aiuto alle famiglie meno abbienti desiderose di sostituire la propria auto e non ultimo, quello di stimolare il settore industriale automobilistico. Proprio in merito a questo ultimo punto, l’attuale governo starebbe studiando un nuovo criterio di distribuzione dei fondi per gli anni a venire.
L’obiettivo, infatti, del ministro dell’impresa e del made in Italy Adolfo Urso è quello di destinare maggiori investimenti in bonus che siano collegati all’acquisto di nuove vetture che siano prodotte da fabbriche presenti sul territorio nazionale. Si parla, inoltre, di un piano di investimento pluriennale che partirebbe con 750 milioni di euro per il 2025 e che dovrebbe raggiungere 1 miliardo di euro nel periodo che va dal 2026 al 2030.