Duro attacco nei confronti di Google. Il magnate ha svelato un particolare interessante sul noto motore di ricerca
Ormai sono tanti anni che Google rappresenta il principale motore di ricerca in tutto il mondo. La possibilità di conoscere le notizie in ogni angolo del globo, di fatto, in tempo reale è una delle più grandi rivoluzioni che ci siano mai state nella storia dell’umanità e Google ha contribuito grandemente a questo.
Google è dunque diventata quella piattaforma che è di fatto indispensabile per vivere, perché sono pochi coloro che hanno deciso di legarsi ad altri motori di ricerca. Questi possono essere Safari, nel caso in cui si sia legati a una sistema IOS (quello di Apple per intenderci), oppure Firefox che resta un’alternativa molto gettonata per i PC.
Proprio per il suo ruolo di leader mondo nell’ambito dell’informazione, negli anni non sono di certo mancati dei pesanti attacchi nei confronto di Google, in quanto si ritiene che il colosso posso, in un certo senso, filtrare l’informazione che circola in rete. L’ultima critica in tal senso arriva da Elon Musk, uno degli imprenditori più importanti al mondo che ha motivato il suo attacco con una prova, a suo dire, inequivocabile
Tutti quanti ormai conoscono perfettamente Elon Musk, per molti un imprenditore geniale per le sue attività. Attualmente è il proprietario di X (ex Twitter), Space X e Tesla, leader mondiale nella produzione delle auto elettriche, un ambito che Musk ha esplorato ben prima della crescita attuale del settore.
Tornando all’attacco a Google, Musk ritiene che il motore di ricerca stia cercando di indirizzare la campagna elettori statunitense nei confronti della candidata Kamala Harris e dei democratici con una disparità di trattamento nei confronti di Donald Trump, esponente del partito repubblicano.
Musk ha sottolineato giorni fa come coloro che inserivano su Google la chiave di ricerca “President Donald” (riferimento esplicito a Trump) aveva come risultati suggeriti “President Donald Reagan” (il nome dell’ex presidente era Ronald in realtà) o “President Donald Duck” (nome originario del personaggio Paperino di Walt Disney). Secondo Musk questo è a tutti gli effetti un disegno politico molto chiaro che comporta delle interferenze a livello elettorale.
Musk ritiene dunque che le piattaforme non siano neutre come dovrebbero e secondo lui è molto grave il fatto che i risultati delle ricerche su Trump siano storpiati. Il CEO di Tesla ha deciso di sostenere la campagna elettorale di Trump, il quale dopo il suo endorsement pare abbia cambiato ideato anche sulle auto elettriche, settore per il quale, precedentemente, aveva espresso il suo disprezzo.
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