Google Maps annuncia la chiusura, e la reazione degli automobilisti non si fa attendere: scoppia il caos. Cosa sta succedendo
Google Maps è ormai entrato di diritto nei “mush have” di ogni viaggiatore. Poter consultare agevolmente una cartina e avere la possibilità di potere usufruire di un navigatore a guidare ogni momento del percorso e indirizzare verso la strada più breve, segnalando addirittura eventuali interruzioni, è un vero lusso. Spostarsi è diventato molto più comodo e il rischio di perdersi e incapparsi in complicazioni e ritardi è certamente ridotto. In queste ultime ore però l’applicazione sta facendo parlare di sé per un altro motivo: l’annuncio della chiusura ha gettato tutti nel caos.
La tecnologia e il progresso hanno sicuramente semplificato molti aspetti della nostra vita, ma nemmeno gli strumenti più all’avanguardia sono esenti da errori e problematiche. Nemmeno se sofisticato come Google Maps, che nelle ultime ore si è trovato (questa volta suo malgrado) al centro delle cronache.
Google Maps come detto segnala eventuali interruzioni che l’automobilista potrebbe incontrare sul suo percorso da seguire, per questo viene spesso consultato durante i viaggi in autostrada anche semplicemente per verificare che durante il tragitto si abbia “via libera” e non si debbano fare troppi giri a vuoto trovandosi magari di fronte ad una strada sbarrata.
Lo scorso 30 Giugno, però, questa comoda funzione del sistema ha creato non pochi problemi. Google Maps infatti segnalava ai suoi utenti la chiusura dell’autostrada del Brennero (all’altezza di Raminges), indicando l’uscita a Vipiteno come strada alternativa. Il problema, appunto, è che non era effettivamente presente nessuna interruzione, e la segnalazione era semplicemente un errore che ha finito con il concentrare tutta la mole di auto in una zona solitamente non così tanto frequentata.
Il risultato è stato un ingorgo che ha tenuto bloccati gli automobilisti per ore, e ha creato diversi disagi sul tratto stradale per tutta la mattina. In breve tempo tutto è stato ripristinato e la situazione è in breve tempo tornata alla normalità, ma l’accaduto è bastato a creare non poco scompiglio e a scatenare le proteste degli automobilisti. Google si è messa rapidamente al lavoro per risolvere il problema e, soprattutto, capire come sia stato possibile un simile errore. Anche la tecnologia, insomma, ha i suoi contro e nemmeno un’istituzione come Google Maps è infallibile.
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