Gianni Agnelli è stato uno dei più grandi imprenditori della storia d’Italia. Vi sveliamo un retroscena che lo riguarda
Non è semplice raccontare completamente la storia di Gianni Agnelli, un uomo che, nel corso della propria carriera, è diventato uno degli uomini più influenti al mondo. Le sue abilità di imprenditoriali lo hanno fatto diventare un simbolo per un’intera generazione e anche oltre.
Indubbiamente la moglie Marella Caracciolo è stato uno dei grandi amori dell’Avvocato, la donna della sua vita. Se parliamo di altri amori e passioni, la vita di Agnelli ne è piena. Non ci sono dubbi sul fatto che la Juventus sia stata un pezzo di vita straordinariamente importante per lui, con i successi della Vecchia Signora che si sono moltiplicati durante gli anni della sua presidenza.
Inoltre, l’Avvocato non poteva non essere un grande appassionato di automobilismo. L’acquisizione della Ferrari alla fine degli anni ’60 fu un grande successo. Ovviamente però è stata la FIAT il marchio con il quale ha sempre legato il proprio nome la famiglia Agnelli e Gianni lo ha voluto fare soprattutto con un’auto che ha fatto la storia del marchio.
L’auto di Gianni Agnelli: una Fiat davvero speciale
Tra le auto rarissime dell’Avvocato Agnelli c’era anche una Fiat 131 Supermirafiori, un modello che ha uno stile classicheggiante e che gli permetteva di essere ammirato già solo nel momento in cui ci saliva a bordo.
Serviva però qualcosa in più per renderla ancora più affascinante. Su questa Fiat è stato inserito infatti il motore Abarth da 150 cavalli. L’immatricolazione ufficiale della FIAT 131 Supermirafiori di Gianni Agnelli risale al gennaio del 1983 e quando è stata lasciata dall’Avvocato, il suo contachilometri era fermo a quota 53.772.
Di Abarth non aveva solo il motore ma anche il volante era del modello sportivo. Inoltre fu interessante la scelta di adottare le gomme Michelin TRX. Questa era l’unica 131 che poteva arrivare ai 200 km/h. Un’auto che inoltre risultava estremamente facile da guidare e che, in qualche modo, voleva essere un omaggio alla mitica FIAT 131 che vinse i Mondiali nel WRC tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80.
Un’auto dunque da sogno che Gianni Agnelli poteva sfoggiare insieme alle altre sue rarità. Di certo se non poteva permettersele lui chi altro poteva farlo. In fondo, l’Avvocato è stato una figura mitica anche in questo. Unico e inimitabile anche per le auto possedute.