Il mondo dell’Automotive sta viaggiando ad una velocità incredibile. I top brand già si stanno proiettando ad una nuova tecnologia.
L’industria delle auto sta diventando molto simile a quella della musica. Per una vita vi sono stati i dischi e poi è arrivata una rapida evoluzione sino all’era digitale. Nel mezzo vi sono stati una serie di passaggi epocali che sembravano stravolgere, ogniqualvolta, il settore. Il mercato delle auto, anche per questo motivo, conosce una grave crisi di vendite.
I clienti sono, assolutamente, disorientati. In certi frangenti si rimane fermi al palo. Così la maggior parte degli automobilisti non si è lasciato ammaliare dalla tecnologia elettrica. Ha preferito tenersi stretta la cara vecchia tecnologia termica in attesa di sviluppi. Nel 2035, sicuramente, ci sarà una stretta alla vendita di auto a benzina e diesel. Secondo quanto disposto nella stanza dei bottoni dai potenti della terra dovranno essere immatricolate solo auto elettriche.
Per ora le EV non convincono per numerosi fattori, a partire da quello culturale. Per coloro che sono cresciuti a pane e puzza di benzina, è difficile rinunciare al brio di un V6, V8 per un sibilo elettrico. La spinta delle vetture elettriche è sensibile, ma in termini di piacere di guida siamo ancora molto lontani dagli standard a combustione. Per di più le vetture full electric sono carissime. Hanno un prezzo di listino che è spropositato e poi finiscono per crollare nella valutazione sul mercato dell’usato.
Inoltre l’autonomia continua a rimanere un problema, a causa dell’assenza di una rete infrastrutturale estesa. L’impatto ambientale delle EV è tutt’altro a zero emissioni a causa della costante creazione di pacchi batterie agli ioni di litio e uno smaltimenti delle materie prime. Per tutti questi motivi i costruttori stanno pensando anche a delle soluzioni alternative. I marchi giapponesi, solitamente, riescono ad anticipare tecnologie che poi, vedasi i motori ibridi, sono diventati realtà anche per la concorrenza. Date una occhiata al nuovo SUV Ford.
Il futuro della mobilità potrebbe essere ad idrogeno. Al contrario delle auto full electric, le FCEV non richiedono la ricarica delle batterie. Si tratta di energia autoprodotta che sfrutta il processo chimico dell’elettrolisi inversa. Tutto quello di cui hanno bisogno è una veloce carica quando termina il gas. L’operazione per le auto a idrogeno richiede in media soli 5 minuti. Cosa rilascia un’auto ad idrogeno? Semplicemente acqua che fuoriesce dal tubo di scarico, sotto forma di vapore acqueo.
La Toyota e la Hyundai hanno già lanciato dei modelli, ma alla festa si sta unendo anche la Honda. Quest’ultima ha annunciato che le vetture ad idrogeno saranno un pilastro della futura gamma. “Ritengo che l’era dei mezzi elettrici a batteria venga prima, e la fase successiva riguarda le auto a celle a combustibile. L’era delle celle a combustibile potrebbe richiedere più tempo“, ha affermato ai microfoni di Autocar Inoue Katsushi, responsabile del processo di elettrificazione di Honda.
L’idrogeno potrebbe rappresentare la nuova frontiera della mobilità nel 2040. Honda si è posta l’obiettivo di creare una gamma con EV e vetture ad idrogeno. La casa di Tokyo si è concentrata nella realizzazione delle auto elettriche Serie 0. Il piano di espansioni prevederà anche il lancio delle prime vetture ad idrogeno. Dovranno lavorare per la creazione di infrastrutture specifiche, una catena di approvvigionamento e un know-how che consenta una diffusione anche per i veicoli commerciali e sui settori industriali.
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