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Formula E 2021 al via: piloti, team e novità della stagione

La Formula E tornerà in pista per la stagione 2020/2021 sul circuito di Diriyah, Arabia Saudita. Ecco piloti e i team che si sfideranno nella sesta stagione della categoria.

Venerdì alle ore 18:00 italiane scatterà ufficialmente la stagione 2021 di Formula È.

Vediamo dunque, in ordine secondo la classifica costruttori dello scorso campionato di Formula E, i team che scenderanno in pista questo weekend e i piloti che ne vestiranno i colori.

DS TECHEETAH – I campioni in carica confermano Vergne e Da Costa

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Squadra che vince non si cambia, questa è la filosofia adottata da DS Techeetah, team vincitore dello scorso campionato. Viene quindi riconfermato l’ex Toro Rosso, nonché vincitore per due volte (primo pilota a farlo nella breve storia del campionato) del mondiale di Formula E nelle edizioni 2017-2018 e 2018-2019. Infatti Jean-Eric Vergne, ennesimo talento dell’academy RedBull bruciato dal team austriaco di Formula 1, è stato il primo pilota di Formula E a vincere il mondiale per due volte…e per due anni di fila.

Al suo fianco il campione in carica Antonio Felix Da Costa, che come Vergne corre in Formula E dal giorno zero, che l’anno scorso, al suo primo anno con DS ha vinto il mondiale piloti. DS Techeetah è sicuramente la favorita anche quest’anno dal momento che da tre anni vince sempre il campionato costruttori. Riusciranno gli altri team a spodestarli dal loro trono?

NISSAN e-DAMS – Assalto alla vetta con Rowland e Buemi

Copyright: motorbox.com

Nissan e-Dams è un nuovo team, più o meno. Infatti dalla stagione 18/19 il team ha cambiato nome passando da Renault a Nissan. Una cosa a cui non sono nuovi sono le prime posizioni. Infatti l’allora Renault e-Dams vinse tutti i primi tre campionati (dei team). Da quel momento un declino a metà classifica che però è già finito.

Ormai da 2 stagioni Oliver Rowland, vincitore di una sola gara in carriera di Formula E, e Sebastien Buemi, un altro scarto dell’academy RedBull ed ex pilota Toro Rosso che ha trovato più fortuna nell’elettrico vincendo il campionato 2015-2016 (attualmente è anche il pilota con più GP vinti nella categoria), vestono i colori di Nissan.

E alla fine dell’ultima stagione il team ha raggiunto la seconda posizione. In Nissan ora ci si aspetta sicuramente un sorpasso. Infatti il team giapponese al momento è forse l’unico con i mezzi necessari a battere DS in una guerra tutta orientale. Ma in F.E l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e qualche sorpresa potrebbe arrivare anche dai team minori.

MERCEDES EQ FE TEAM – Alle frecce d’argento manca qualcosa per eccellere

Copyright: motorbox.com

Questa sarà la seconda stagione per Mercedes. Eppure nonostante la “poca esperienza” del team (ricordiamo che quasi ogni nuovo team in realtà è l’erede di un’altro) e dei piloti non sembra aver gravato sulle loro prestazioni.

La terza posizione ottenuta da Stoffel Vandoorne, ex F1 con McLaren e prossimo all’approdo nel WEC dopo appena due anni di Formula E, e il suo compagno Nick DeVries, campione del mondo nel 2019 in Formula 2 poi approdato nell’inverno nella serie elettrica, fa capire come Mercedes sia intenzionata a dominare anche qui. Eppure alla casa tedesca manca qualcosa che le permetterebbe di combattere per il titolo quest’anno. Sicuramente con un anno di esperienza alle spalle le cose saranno più facili e magari i tedeschi potranno pensare al titolo.

ENVISION VIRGIN RACING – Barcollo ma non mollo

Copyright: Alastair Staley

Il team fondato da Virgin Group, che usa un’Audi come vettura, è uno di quei team che ci sono da sempre. Abituati all’alta classifica, ma mai meglio della terza posizione e con vari alti e bassi, i britannici cercheranno in ogni modo di affondare il colpo e piazzarsi più in alto che mai. Per provarci hanno purtroppo deciso di liberarsi del loro beniamino Sam Bird, che dal primo giorno faceva parte del team. Al suo posto subentrerà Nick Cassidy, un giovane neo-zelandese con esperienza nelle Formule minori e nel GT. Al suo fianco confermato invece Robin Frijns. L’olandese, in Formula E dal 2015 con 2 vittorie, ha buona esperienza in questa categoria, oltre ad aver partecipato a molti campionati GT come il Blancpain. Questa line-up potrebbe portare sorprese, o almeno questo è ciò che spera Virgin.

BMW i-ANDRETTI MOTORSPORT – Guenther e Dennis per emergere

Anche Andretti Motorsport è in FormulaE da sempre, ma è passato a vetture BMW solo nel 2018. Sfortunatamente questo sarà anche l’ultimo anno con BMW e allora non ci sarebbe modo migliore per chiudere il ciclo che arrivare finalmente tra i primi.

Il team di Michael Andretti, figlio del campione del mondo di F1 Mario, si affida a Maximilian Guenther e Jake Dennis per raggiungere l’obbiettivo. Il primo, tedesco, ha corso nel 2018 in Formula 2 con scarsi risultati per poi approdare in Formula E. Nonostante ciò al suo secondo anno in Formula E, il primo con Andretti, è riuscito a mettere in difficoltà il campione del mondo Da Costa, vincendo due gare e regalando bellissime battaglie negli ultimi giri contro il portoghese. Al suo fianco Dennis, rookie in Formula E con qualche anno di esperienza in campionati GT tra cui Blancpain e DTM. BMW decide quindi di puntare su una coppia di giovani per raggiungere i suoi obbiettivi nella sua ultima stagione nel campionato.

AUDI SPORT ABT SCHAEFFLER – Ultima occasione per tornare al top

Il team tedesco è sempre stato un acerrimo nemico dell’allora Renault e-Dams, quasi un eterno secondo, eccetto per la prima edizione (chiusa in terza posizione) e la quarta edizione, in cui finalmente ha trionfato. Anche la scorsa stagione Audi non è arrivata seconda, ma bensì sesta, peggior piazzamento di sempre. Quest’anno però sarà l’ultimo in FormulaE per Audi e ci si aspetta una risalita. Già l’anno scorso il trinomio Audi-Di Grassi-Abt ha iniziato a deteriorarsi.

Daniel Abt, pilota tedesco del team si è reso protagonista di una “truffa” da lui definita “scherzo”. Infatti Abt durante una delle Virtual Races organizzate dal campinato, si è fatto sostituire alla guida da un Sim Racer professionista, rovinando di fatto la bellezza del campionato. Il pilota è stato licenziato da Audi e sostituito per le ultime gare “reali” da Rene Rast. Da quel giorno per la prima volta dalla prima stagione di FormulaE, la line-up Audi non sarà composta da Abt e Di Grassi. A fine stagione arriverà poi la notizia dell’addio alla Formula E da parte di Audi a fine settima stagione.

Dunque per quest’anno i piloti di Audi saranno Rene Rast e Lucas Di Grassi. Il primo, tedesco plurivincitore del DTM e di altri campionati GT ha potuto acquisire esperienza già nelle ultime gare della scorsa stagione. Lucas Di Grassi invece è legato alla FormulaE da una storia ben più speciale e profonda. Fu proprio il creatore della Formula E Alejandro Agag a volere Di Grassi come primo collaudatore ufficiale di queste vetture. Di fatto quindi Lucas Di Grassi è il pilota con più esperienza di tutti su queste vetture. Nel 2017 ha anche vinto il mondiale, naturalmente con Audi. Il brasiliano, come molti altri in Formula E, ha anche corso in Formula 1. Precisamente nel 2010 con Virgin, senza ottenere grandi risultati.

JAGUAR RACING – Bird e Evans per un un po’ di fortuna

Nonostante il piazzamento in terza posizione nel 2019, Jaguar non è mai stata una delle big in Formula E. Continui alti e bassi hanno sempre caratterizzato il team britannico. Tuttavia quest’anno Sam Bird farà parte della line-up del giaguaro. Il pilota inglese, plurivincitore in Formula E che però non ha mai vinto il mondiale, lascia dopo sei anni (anche lui dal giorno 0) Virgin per trovare fortuna con Jaguar. Al suo fianco Mitch Evans, che guida la sua Jaguar dall’esordio del team in FormulaE nel 2016. Anche Evans ha ottenuto qualche coppa durante questi anni, ma senza mai concludere più in alto della quinta posizione in cmapionato. Quest’anno Jaguar spera sicuramente di superare i propri limiti e aggiungere qualche trofeo in più in bacheca.

TAG HEUER PORSCHE FE TEAM – Lotterer la punta di diamante

La scorsa stagione Porsche ha esordito assieme a Mercedes in Formula E, ottenendo risultati ben diversi dai connazionali. I tedeschi hanno conquistato due secondi posti e qualche piazzament in top 10, ma solo con Andre Lotterer.

Il pilota è forse una delle teste più calde del campionato. Odiato da molti avversari per la sua aggressività ha dimostrato carattere anche fuori dalla pista: nel 2014 esordisce in Formula 1 nel Gran Premio di Belgio. La sua esperienza sulla monoposto dura solo un giro per problemi tecnici e Lotterer rifiuta l’invito a partecipare anche all’ultima gara di campionato. Tuttavia Andre Lotterer è anche uno dei piloti più di successo nella griglia. Un mago assoluto delle ruote coperte, in grado di vincere la 24 Ore di Le Mans per tre volte (2011-2012-2014) e arrivare altre due a podio. Nel suo pamares anche due campionati Super GT, un campionato Super Formula e diversi secondi posti nel campionato del mondo endurance.

Al suo fianco per questa stagione correrà l’ex Mahindra Pascal Wehrlein. Il tedesco naturalizzato mauriziano vanta due anni di esperienza in Formula 1 con Manor e Sauber e un campionato DTM vinto nel 2015. Fu proprio lui a rendersi protagonista di un particolare incidente a Monaco con la sua Manor, rimanendo su due ruote alla Portier (curva 8), appena prima del tunnel.

MAHINDRA RACING – Alla ricerca della svolta

Copyright: Autosport.com

Un’altro team degli “originali” è Mahindra, l’unico team indiano in griglia. Quest’anno Mahindra vorrebbe trovare la svolta, ma il cambiamento di entrambi i piloti potrebbe non aiutare. A metà della scorsa stagione l’ex F1 Pascal Wehrlein ha lasciato il team, sostituito da Alex Lynn. Il britannico, che è stato confermato anche quest’anno, ha già corso per tre anni in FormulaE con Virgin e Jaguar. Tuttavia il team indiano ha deciso di affiancargli un altro inglese, Alexander Sims, ex BMW con 2 anni di esperienza in Formula E. Possiamo solo immaginare la confuione che si creerà all’interno della sala conferenze o durante i briefing del team: “Hey Alex” “Quale?” “Quello inglese” “Ma lo sono entrambi…”. Speriamo solo che le comunicazioni radio in gara siano recapitate al destinatario corretto.

ROKiT VENTURI RACING – Principi senza coppe ma con line-up confermata

Copyright: Miles Murphy

Ha sede nel piccolo Principato di Monaco il team Venturi. I principi, che però in bacheca contano solo quattro coppe: tre terzi posti (di cui 2 nel 18/19) e un primo posto in campionato.

La bacheca polverosa di Venturi aspetta dal 2015 di essere riempita di coppe, ma la vittoria di Edoardo Mortara due stagioni fa in Marocco può regalare solo un po’ di speranza. Anche nel 2021 il team si affida allo svizzero, ex DTM in Formula E dal 2018, e al vicecampione di Formula 1 Felipe Massa. Nonostante in griglia il brasiliano sia uno dei piloti più di successo, in FormulaE non ha ancora ottenuto grandi risultati. Venturi decide comunque di fidarsi dei propri piloti e rinascere insieme.

DRAGON PENSKE RACING – Dall’Indycar un esempio di declinl

Nel 2014 il Dragon Racing lascia la Indycar e si sposta sulla Formula E. Inizia tutto bene e il team è vicecampione alla prima stagione. L’anno successivo chiudono quarti e quelli successivi sempre peggio: ottavi, poi noni, decimi e infine l’anno scorso hanno chiuso in undicesima posizione. Decisamente male per uno dei team con più esperienza in questo campionato. Quest’anno saranno ancora Nico Mueller e Sergio Sette Camara, subentrato l’anno scorso all’ex Toro Rosso Hartley, a vestire  colori di Dragon. Decisamente uno dei team meno competitivi di questo campionato, nonostante gli ottimi piloti. Forse bisognerebbe rivedere un po’ la vettura di Penske.

NIO 333 FE TEAM – Nessuno come loro…

Copyright: motorbox.com

NIO sta alla Formula E come la Williams degli ultimi anni sta alla Formula 1. Un quarto posto alla prima stagione e poi il vuoto totale. Da ormai due stagioni sono relegati in fondo alla classifica e la speranza di cambiare questa condizione sembra non esserci per i cinesi. Anche per questa stagione, per la settima volta consecutiva, sarà l’inglese Oliver Turvey a guidare una delle due vetture del team. Al suo fianco Tom Blomqvist che ha già corso nel campionato qualche anno fa con Andretti Motorsport e per due gare l’anno scorso con Jaguar. Anche la loro line-up non sembra tanto spettacolare ma magari per quest’anno i cinesi si sono inventati qualcosa oltre alla nuova livrea.

COSA ASPETTARSI DA QUESTA STAGIONE?

Tutto e niente. Questa è la risposta più corretta. Questa stagione 2021 di Formula E, come la precedente, potrebbe essere condizionata dalla pandemia, ma al dilà di questo in Formula E siamo abituati a vedere di tutto. Da incidenti che bloccano più auto in mezzo ad un tornante a spettacolari battaglie all’ultimo giro o auto che rischiano di finire la batteria prima della fine.

Anche quest’anno porta molte novità in quello che è ancora un campionato giovane. Una delle grandi novita della stagione 2021 di Formula E, è che, per la prima volta, questo weekend, si correrà di notte, sotto la luce artificiale dei lampioni di Diriyha.

Attesissimo anche il nuovo layout del Rome E-Prix. Sarà anche la prima volta che si correrà su un circuito non cittadino, ovvero il Ricardo Tormo di Valencia, usato anche dalla MotoGP. Sarà anche la prima volta sul circuito cittadino per eccellenza, Montecarlo. Infatti, fino ad ora a Monaco si era sempre corso su una versione ridotta del GP, ma quest’anno il layout sarà identico a quello della Formula 1.

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Paolo Schmutz

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