Flop 10: la quintessenza del peggio della MotoGP 2020

1. La Yamaha sbaglia tutto: il motore non motora, i freni non frenano e i piloti non pilotano, fatta eccezione per Morbidelli. Tentano di uccidere Viñales in Austria, che è costretto a lanciarsi dalla moto a 200 km/h.
   Chi va piano va sano e va lontano.
   

2. Maverik Viñales entra di diritto nella flop10 grazie alla sua costanza, pari ai congiuntivi azzeccati da Cassano. Molto spesso nelle retrovie, e quando è davanti si addormenta in griglia e viene risucchiato dal gruppo.
   Come ogni anno, si punta al mondiale l’anno prossimo.
   

3. El Diablo Quartaro è l’altro yamachista presente in questa flop, parte bene ed è “campione d’inverno come l’Inter”, ma si smarrisce per la troppa pressione finendo addirittura dietro Viñales. Mostra una certa tendenza a vedere soldi per terra e cercare di raccoglierli al volo; nella seconda metà di stagione rischia di prendere schiaffi pure da Rabat.
   L’erede (di Viñales).
   

    
4. I medici che hanno dato l’ok a Marquez rischiando di rovinargli la carriera. Va bene che è il più forte di tutti, va bene la pressione degli sponsor e gli interessi che girano attorno a lui; ma farlo tornare in pista ha messo in pericolo la sua salute, e lo ha costretto a prolungare di almeno sei mesi l’abbonamento a Sky. La cosa che più spaventa è che, senza Marc, la coppia piloti per la Honda HRC 2021 sarà formata da Pol Espargaro e Bradl.
   Laurea non c’è.
   

5. Johan Zarco ha rischiato di diventare il nuovo pilota ufficiale Ducati, per nostra fortuna non riuscendoci. Alla sua partenza in pit lane, per aver quasi seccato 3 piloti in un colpo solo, la tensione di tutte le persone presenti era palpabile. Unico riconoscimento di quest’anno è quello per il maggior numero di cadute, battendo Neymar per una sola lunghezza.
   Guida alla GTA.
   

6. Pol Espargaro, che dalla prossima stagione (non si sa bene come e perché) sarà un pilota Honda HRC. Le sue doti alla guida lo hanno fatto emergere nel 2020 come pilota non vincente su KTM, ma in compenso ha collezionato 5 terzi posti e diverse scampagnate in ghiaia.
   Se famo un pic nic?
   

7. Tito Rabat, fiero di aver tenuto il passo dei primi…della Moto2, indubbiamente un ottimo risultato, ma qualcuno gli spieghi che ora corre in MotoGP. Leggende narrano che stia ancora cercando di concludere il Gran Premio del Portogallo.
   Ma è un campione del mondo.
   

8. La Ducati, che nonostante l’assenza di Marquez riesce a mancare il mondiale piloti, ormai dal 2007. Dà il benservito a Petrucci e Dovizioso, il quale con un ottimo accento austriaco risponde prontamente KTM. Unica, e magra, consolazione è il mondiale costruttori che in MotoGP conta quanto il voto di religione al liceo.
   IL COLLEGIO! Motogp 2020
   

9. Aprilia. A 6 anni dal suo ritorno presenta una moto competitiva ai test, ma esagera con gli steroidi al motore, che tra un problema di affidabilità e l’altro costringe la casa di Noale a girare a potenza ridotta. Nella confusione generale nessuno ha avvisato il povero Iannone che lo speciale olio motore al Drostanolone non va usato per condire la carne, e ora il team si ritrova a non sapere chi tra Smith e Savadori è più bravo a Tressette.
   Bim Bum Bam.
   
10. Jorge Lorenzo, ormai in vacanza forzata. Quando termina le vite su Candy Crush si diletta a sparare a zero su Dovizioso, dandogli dell’incapace; poi su Crutchlow, che gli ha ciulato il posto come nuovo tester Yamaha, definendolo una pippa al confronto. La vita da pensionato a Dubai è dolce, ma gli zuccheri rimasti sullo stomaco lo costringeranno a chiedere un nuovo serbatoio quando sarà ora di tornare in sella. Per fortuna esiste la #JLGetFitChallenge con cui rimettersi in forma a suon di pareri nutrizionali nelle ig stories!
    Respeck my opinion!
    

     

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