Fiat Panda, destino già segnato? Ecco cosa potrebbe succedere in futuro alla vettura italiana per eccellenza.
Pochi modelli hanno fatto la storia dei motori come la Fiat Panda. L’azienda italiana con sede a Torino, oltre quarant’anni fa, ha dato vita a uno dei progetti più importanti e rappresentativi – oltre che di successo – che il nostro Paese abbia mai potuto vantare tanto sul nostro territorio quanto all’estero.
Dagli anni ottanta in poi, la Panda è cambiata molto, mantenendo però sempre la stessa identità e le stesse peculiarità di vettura affidabile, resistente e perfetta per l’utilizzo quotidiano. La superutilitaria è tutto questo ancora oggi nel 2024, anno che vive da grande protagonista del mercato delle automobili.
Fiat Panda, novità sul suo futuro: i dettagli
Il futuro della Fiat Panda è più radioso che mai nonostante un ciclo di vita che dura ormai da oltre quattro decenni. Nonostante l’avvento delle norme europee sugli assistenti alla guida – in vigore da quest’anno – e le nuove auto elettriche, la Panda avrà un futuro a lungo termine nel mercato dell’automotive. L’attuale generazione dell’iconica autovettura italiana potrebbe allungarsi fino al 2030 nonostante l’arrivo della nuova attesissima versione SUV. A dirlo ci ha pensato Carlos Tavares, CEO Stellantis.
La citycar torinese nella versione utilitaria potrebbe rimanere in produzione con le solite caratteristiche dell’attuale versione. Motore ibrido, un benzina accompagnato da un elettrico, in attesa dell’anno in cui la Fiat venda solo ed esclusivamente modelli a zero impatto ambientale: il 2030, appunto. Sicuramente è una buona notizia per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, impianto dove la Panda viene prodotta. La terza generazione della citycar è il modello più venduto in assoluto dalla Fiat nel mercato europeo, grazie a 26.000 esemplari prodotti nei primi due mesi del 2024. Risultati, questi, che mostrano come l’auto in questione sia sempre molto apprezzata e ricercata.
Sarà così verosimilmente anche in futuro, e nonostante le decisioni prese dall’UE. Da qui al 2030, infatti, nessuna sostituzione o pensione per la vettura che ha sicuramente cambiato il concetto stesso di utilitaria negli ultimi anni del ventesimo secolo e lo ha portato in nuova veste sino ai giorni nostri. Vedremo quanto altro riuscirà a dottenere nei prossimi sei anni. Nel frattempo, stando alle parole di Tavares, sembra proprio che la Panda potrebbe essere ancora assoluta protagonista del mercato delle quattro ruote. Almeno questo è ciò in cui confida il gruppo automobilistico italo-francese.