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La Fiat Panda domina in assoluto la classica, nessuna automobile ha fatto meglio di lei nemmeno la Range Rover. Andiamo a vedere in che senso.
Il mondo dell’automobile è in continua evoluzione, e con esso cambiano anche le dinamiche di mercato relative al deprezzamento dei veicoli.
Un recente studio condotto da Carvago ha messo in luce alcuni dati sorprendenti riguardanti la perdita di valore delle auto nel tempo, svelando come alcune vetture mantengano meglio il loro valore rispetto ad altre.
Questo panorama dimostra quanto sia variegata la questione della perdita di valore nell’universo automobilistico.
Da un lato abbiamo vetture economiche come la FIAT Panda che resistono sorprendentemente bene al passare degli anni; dall’altro troviamo esempi opposti rappresentati dalle grandi berline o SUV luxury che subiscono pesanti svalutazioni.
Queste informazioni sono preziose tanto per gli acquirenti quanto per i venditori nel complesso gioco della compravendita automobilistica.
Generalmente, si stima che un’auto nuova perda circa il 10% del suo valore non appena esce dal concessionario. Questa percentuale tende a crescere fino al 15% entro il primo anno e continua a diminuire annualmente di circa il 10%.
Dopo cinque anni, una vettura può valere tra il 40% e il 60% del suo prezzo originale, mentre dopo dieci anni la perdita si aggira tra il 70% e l’80%. Tuttavia, fattori come marca, modello, chilometraggio e condizioni generali possono influenzare significativamente questi numeri.
Nonostante la regola generale preveda un costante deprezzamento nel tempo, alcune categorie di auto sembrano sfuggire a questa tendenza. In particolare, le piccole compatte hanno mostrato una capacità notevole di conservare il loro valore.
Tra queste spicca la FIAT Panda che ha perso meno del 3% del suo valore annuo negli ultimi anni. Questo fenomeno può essere attribuito alla crescente domanda di veicoli adatti alla vita urbana e alla riduzione dell’offerta dovuta all’abbandono della produzione di alcuni modelli da parte delle case automobilistiche.
Al contrario delle compatte economiche, le auto di lusso tendono a svalutarsi più rapidamente. Un esempio lampante è rappresentato dalla Land Rover Range Rover che ha visto una perdita percentuale maggiore in assoluto pari al 58,97%.
Anche altri modelli prestigiosi come l’Audi Q7 hanno subito un forte deprezzamento (52,27%), principalmente a causa dei costosi interventi manutentivi richiesti dai loro complessi motori in caso di cattiva manutenzione.
Il mercato delle auto usate sta vivendo anche un crescente interesse verso i veicoli elettrici (EV), i quali tuttavia mostrano dinamiche diverse rispetto alle controparti tradizionali.
Secondo lo studio citato da Carvago, alcuni modelli EV hanno registrato una perdita significativa nei primi due anni sul mercato; tra questi troviamo la Smart ForTwo EQ con una svalutazione del 38,52%, seguita dalla Tesla Model 3 con il 27,86%. Nonostante ciò, anche nel settore degli EV emergono eccezioni come la FIAT 500e che mostra un tasso di deprezzamento più contenuto (13,81%).
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