L’addio è inevitabile alla Ferrari: sembra imossibile trattenerlo, ecco cosa può accadere a Maranello
Il Mondiale di Formula 1 è appena iniziato, sono state disputate due sole gare ma sembra già chiaro l’andazzo di questa stagione. Poprio come accaduto nella scorsa e due anni fa, la Red Bull è pressocché imbattibile e sembra fare uno sport diverso dalle altre.
E così sembra quasi che si corra per il secondo posto alle spalle della scuderia anglo-austriaca, per il terzo gradino più basso del podio perché al momento siamo già a due doppiette su due. Anche se nel paddock non alberga tutta questa convinzione: il motivo è semplice. In seno alla Scuderia c’è una spaccatura interna che può portare a conseguenze anche in pista.
La Ferrari ha mostrato i miglioramenti più netti tra le “altre” ed è la Scuderia che più si è avvicinata alla Red Bull. Sul podio per il secondo Gran Premio consecutivo, stavolta con Charles Leclerc dopo che il monegasco – per un problema ai freni – aveva chiuso al quarto posto alle spalle di Sainz in Bahrain, nel GP di apertura.
Buoni i pit stop e le strategie al muretto, la monoposto può ancora essere migliorata, almeno è quanto appare. E proprio in Arabia Saudita la Rossa non ha potuto contare su Sainz, operato di appendicite. Al posto dello spagnolo si è seduto sulla monoposto Oliver Bearman, il 18enne giovane talento della Rossa.
Ferrari, andrà via: la notizia è clamorosa
Bearman ha sorpreso proprio tutti, come ammesso dal team principal Vasseur. Felice di aver disputato una buona gara con il settimo posto finale senza aver mai guidato la SF-24, ha di certo le stimmate del campione ed anche una mentalità vincente, tanto da non voler festeggiare per il traguardo ottenuto.
Bearman è un potenziale campione ma che con ogni probabilità continuerà la sua carriera lontano da Maranello. Al momento può essere utilizzato nei test oppure al simulatore quando Sainz tornerà in pista e per lui non sembrano esservi strade percorribili. Leclerc ha infatti rinnovato con la Scuderia e dall’anno prossimo vi sarà Lewis Hamilton. Ciò significa che fino al 2027 sarà tutto pieno.
E non vi sono team satelliti dove “piazzarlo”; la Sauber ora è dell’Audi, mentre la Haas non alleva più giovani per volere della proprietà ma trattasi comunque di una scuderia da bassa griglia. Il suo potenziale era noto alla Ferrari anche perché il talento era emerso già al simulatore. Entrato nel 2022 nell’Academy, come ha spiegato Vasseur, avrà la possibilità di disputare test e girare nelle libere: nel frattempo si concentrerà sulòla Formula 2.