Secondo alcuni automobilisti Elon Musk avrebbe limitato la libertà dei conducenti ma non potrà farlo con questi altri. Il piano è fallito prima di cominciare.
Negli ultimi anni poche persone hanno influenzato il mondo della mobilità come Elon Musk, il famoso miliardario – molto legato al nuovo Presidente degli States Donald Trump evidentemente – che ha letteralmente fondato dal nulla la prima casa produttrice di automobili elettriche ad aver conosciuto un certo successo. Lo scorso anno, l’azienda con la grande T rossa è stata anche la casa a produrre il modello più venduto nel mondo con il suo SUV Model Y.
C’è però un campo in cui Musk non sembra essere il benvenuto… quello delle motociclette! L’azienda Tesla non si è mai interessata particolarmente alla variegata e ribelle generazione di Biker che continuano ad amare i loro modelli a motore termico, rumorosi, inquinanti e, sopratutto, liberi dal vincolo dell’autopilota. Come ha evidenziato un recente articolo infatti, questo sembra un mondo in cui la modernità, nel bene e nel male fatica ad attecchire.
Un pezzo di Motor Pasion ha recentemente parlato del fatto che nel campo delle due ruote, alcune tecnologie rese popolari da Elon Musk difficilmente potrebbero avere successo. Vediamo quindi quali sono i motivi per cui forse non vedremo mai una motocicletta con il marchio Tesla e ancora più difficilmente vedremo i Bikers appassionarsi alla figura di Elon Musk!
Nell’articolo in questione, l’autore evidenzia come il mondo dei motociclismo sia tradizionalmente legato ad un’idea di libertà anche leggermente incosciente che non accetta i vincoli di un autopilota o l’addio al motore a combustione: “Può avere ragione o meno. Ma l’uso della motocicletta non morirà. Soprattutto perché Elon Musk non ha ancora messo le mani su di esse, né lo farà. E, naturalmente, perché rendere autonoma una moto equivarrebbe alla sua scomparsa e al suo significato. Per questo, bisogna salire su un’auto”, si legge in un commosso passaggio.
In effetti se escludiamo un timido tentativo fatto con il famoso Cyberquad che si è rivelato più un giocattolo per bambini alla prova dei fatti, la casa americana non si è mai approcciata al mercato delle moto. I risultati di un altro grande innovatore del settore secondo il portale Powersport Business non sono stati migliori. Livewire, dipartimento dedicato all’elettrico di Harley Davidson, sta operando in perdita nonostante le 117 moto vendute contro l 86 dello scorso anno.
Il mercato delle due ruote insomma è ancora lontano dall’abbracciare le tecnologie che stanno ormai dominando il mercato dell’auto dove ci sono regolamenti, stop al termico e misure di sicurezza ben più stringenti. E forse, se pensiamo a come il cinema e i media hanno tramutato l’immaginario del motociclista senza regole in un’icona di enorme libertà, è anche giusto che le cose stiano andando così.
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