Il mondo della Formula Uno guarda con enorme attenzione alla notizia che è arrivata nelle ultime ore: ritorno nel continente africano dopo oltre tre decenni?
Un calendario ricco come non mai, con l’America e il Medio Oriente sempre più protagonisti ad accompagnare le grandi classiche in terra europea: la Formula Uno, ogni anno, tocca ormai tantissime mete in giro per il globo, con il movimento che è divenuto ancor più riconosciuto a livello internazionale. Negli ultimi anni, la FIA ha posto l’accento a questo processo, che ha portato comunque a risultati indiscutibili da un punto di vista commerciale.
Sono più di trent’anni, però, che il paddock non tocca il continente africano: il Rwanda ha però presentato la sua candidatura ufficiale per ospitare un Gran Premio di Formula Uno nei prossimi anni. Una scelta che, se dovesse trovare il benestare da parte di tutte le istituzioni sportive in causa, avrebbe anche un significato fortemente sociale: il Paese, nei decenni scorsi, è stato teatro di un fatto molto triste della storia geopolitica recente, ossia il genocidio contro l’etnia Tutsi.
Dopo anni, però, la capitale Kigali si sta rilanciando anche da un punto di vista sportivo, se si considera che tale location ospiterà nel 2025 il Mondiale di Ciclismo su strada. L’avvento eventuale della Formula Uno segnerebbe un altro traguardo importante per il continente africano, dopo un digiuno che va avanti purtroppo da tempo.
Il Rwanda fa sul serio e intende quanto prima ospitare un Gran Premio di Formula Uno: in particolare, il presidente Kagame ha fatto sapere che sul tavolo c’è ormai la proposta ufficiale.
L’ultimo Gran Premio che si è tenuto in Africa risale addirittura al 1993, a Kyalami, in Sudafrica. Nel caso in cui dovesse esserci l’accordo con il Rwanda, ci si ritroverebbe davanti a una svolta destinata a fare la storia del movimento ma anche del Paese in questione, e non solo per il lungo periodo di assenza della Formula Uno in suolo africano.
A parlarne di recente è stato anche il CEO di Formula Uno, Stefano Domenicali, che ha spiegato la volontà da parte del Rwanda di costruire un tracciato permanente, evitando dunque un nuovo cittadino nelle strade della capitale Kigali. Gli appassionati della Formula Uno non vedono l’ora di capire se tale scenario si concretizzerà, con una mossa che andrebbe sicuramente ad aumentare la notorietà del movimento anche in Africa, che da tempo aspetta il ritorno della F1.
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