
La situazione in casa Red Bull a Milton Keynes sta assumendo contorni sempre più complessi. Con solo due gare disputate nel 2025, rispettivamente in Australia e Cina, già si parla di possibili cambiamenti nel team. Questo non sorprende, considerando la strategia adottata dalla squadra austriaca, che prevede che i piloti debbano dimostrare il proprio valore in un numero limitato di gare. Chi non soddisfa le aspettative rischia di essere sostituito.
La sorte di ricciardo e le conseguenze
Nel 2024, Daniel Ricciardo fu il primo a subire questa sorte, dopo essere stato richiamato per sostituire Nyck De Vries, il quale era stato allontanato per prestazioni deludenti. Ricciardo, speranzoso di tornare in un top team, non ha ottenuto i risultati sperati e così, al Gran Premio degli Stati Uniti, Liam Lawson ha preso il suo posto per le ultime sei gare della stagione. Il malcontento di Christian Horner e Helmut Marko nei confronti di Sergio Perez è aumentato, soprattutto dopo la perdita del titolo Mondiale Costruttori e il distacco di 285 punti da Max Verstappen, che ha conquistato la quarta corona. Questo ha portato all’allontanamento di Perez a fine stagione e alla promozione di Lawson, nonostante la maggiore esperienza di Yuki Tsunoda in Formula 1.
Le prestazioni di lawson e le aspettative
La situazione attuale di Lawson non è delle migliori: un ritiro in Australia e un dodicesimo posto in Cina, accompagnati da un gap significativo rispetto a Verstappen nelle prove e nelle qualifiche. Anche se il campione del mondo ha riconosciuto che la RB21 non è ancora competitiva, si vocifera di un possibile ritorno di Tsunoda per il Gran Premio del Giappone, con Lawson retrocesso nella Racing Bulls. Se anche il giapponese non dovesse ottenere risultati soddisfacenti, la sua posizione potrebbe essere messa in discussione. Le buone prestazioni di Isack Hadjar e Tsunoda nella Racing Bulls sollevano interrogativi sulla scelta di dividere la coppia.
Cambiamenti rapidi nella storia di red bull
Questa pratica di cambiamenti rapidi a Milton Keynes non è nuova. Nel 2019, Pierre Gasly gareggiò per sole dodici gare con la Red Bull prima di essere sostituito da Alex Albon, che a sua volta fu rimpiazzato da Sergio Perez nel 2021. Sebbene Perez abbia avuto un buon rendimento nelle sue due stagioni, nel 2024 ha affrontato una crisi di prestazioni, culminata con il suo ritiro dalla Formula 1 a 35 anni.
La pressione su lawson e le opportunità limitate
Un interrogativo sorge spontaneo: perché non concedere più tempo a Lawson, considerando che anche Verstappen sta affrontando difficoltà con la RB21? Lawson ha espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di tempo per dimostrare il suo valore, mentre la pressione di Helmut Marko, noto per le sue critiche, non facilita la situazione. I piloti di Red Bull sanno che le opportunità in griglia sono limitate, rendendo il contesto ancora più difficile.
La progettazione della vettura e il dominio di verstappen
Un altro aspetto da considerare è la progettazione della vettura. Negli ultimi anni, la Red Bull ha creato una macchina che si adatta perfettamente allo stile di guida di Verstappen, rendendo difficile per gli altri piloti competere. Un confronto con la MotoGP evidenzia come piloti come Casey Stoner e Marc Marquez abbiano dominato con le loro moto, mentre i compagni di squadra non sono riusciti a raggiungere lo stesso livello di competitività.
Il vuoto lasciato da newey e le incertezze future
Infine, la partenza di Adrian Newey ha lasciato un vuoto significativo nel team. La Red Bull sembra aver perso la direzione senza il suo famoso progettista, paragonabile a un alunno smarrito dopo l’uscita del proprio insegnante preferito. Max Verstappen è attualmente l’unico pilota in grado di portare a termine le gare con dignità, ma la sua connessione con la vettura è unica.
Le alleanze nel motorsport e il futuro di verstappen
La Red Bull si sente sicura grazie a Verstappen, ma la storia insegna che le alleanze nel motorsport non sempre durano. Verstappen ha già dichiarato di non voler correre per sempre, e le voci su un possibile trasferimento in Mercedes, sotto l’ala di Toto Wolff, si fanno sempre più insistenti. Se Verstappen decidesse di lasciare Milton Keynes, le conseguenze per la Red Bull sarebbero significative e solo il tempo potrà rivelare il destino del team austriaco.