La Formula Uno è pronta a fare il suo ritorno nel continente africano: spunta sia la data che il possibile Paese ospitante per un evento che si preannuncia storico.
La Formula Uno negli ultimi anni è divenuto uno sport sempre più noto: i social media e alcune iniziative commerciali, come la serie Netflix Drive To Survive, che ogni anno ripercorre in chiave narrativa le gesta dei pilota, hanno avuto un ruolo sicuramente chiave nella crescita di un comparto che è divenuto ormai uno dei più importanti al mondo. Tale successo è reso possibile anche dalle numerose tappe in terra USA, mercato in cui la Formula Uno è sempre più in espansione in termine di profitti commerciali e di interesse da parte degli appassionati.
Un altro mercato che la Formula Uno intende tornare a calcare è quello africano: nelle ultime settimane, si rincorrono le voci di un possibile ritorno del paddock nel continente, che non corre nelle piste africane ormai da decenni. Di recente, è spuntata la candidatura da parte del Rwanda, Paese che sta investendo molto sullo sport per lasciarsi alle spalle anni difficili dal punto di vista sociale e geo – politico. Anche il Sudafrica, però, vuole giocarsi le proprie carte, con un occhio ben attento al 2027, per cui si studia un ritorno in grande stile della carovana di piloti in terra africana, evento che già da oggi si preannuncia storico.
L’ipotesi del ritorno dell’Africa nel calendario della Formula Uno prende sempre più posto. Uno scenario non immediato ma che in vista dei prossimi anni potrebbe divenire concreta realtà.
Il Rwanda, che ultimamente ha ospitato il grande evento di fine stagione della Formula Uno, si è ufficialmente candidato, anche se manca un circuito. A farsi avanti è anche il Sudafrica, che in passato ha già ospitato il paddock. A uscire allo scoperto è stato il Ministro dello Sport del Sudafrica, Gayton McKenzie, che a tal riguardo ha dichiarato:
“Sono un ottimista e spero già nel 2026 per un Gran Premio in Sudafrica, ma è al 2027 che stiamo guardando per davvero. Secondo le tempistiche, il comitato di candidatura presenterà un rapporto alla fine di febbraio o marzo”.
Lo stesso McKenzie, però, ha svelato di come servano degli investimenti importati e di come il Governo abbia bisogno inevitabilmente di sponsor terzi per coprire tali cifre.
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