Arriva una confessione alla stampa da parte di un nome importante in F1. Che ha raccontato l’affare saltato con la Ferrari.
La Ferrari è per tanti un vero e proprio punto di arrivo nella propria carriera. Che sia un pilota o un ingegnere, ma anche un meccanico o un semplice collaboratore, essere parte della famiglia della scuderia di Maranello è il coronamento di un sogno per coloro che sono amanti della F1. Oggi in realtà la Rossa vive un momento alquanto interlocutorio, con un titolo Mondiale che manca dal 2007 (quello costruttori dal 2008) ma soprattutto risultati che non sono più all’altezza del marchio italiano.
A dominare la scena oggi è la Red Bull, che dopo un 2023 letteralmente dominato rischia di vivere un’altra stagione senza rivali. La Ferrari, con l’arrivo di Frederic Vasseur, sta provando a invertire il trend, cercando di assumere nuovi tecnici dalle squadre migliori, ma è decisamente dura rispetto a un tempo.
Sembra essere un rosso sbiadito quello della scuderia italiana, non più così ambita come un tempo. Anzi. Addirittura c’è chi prova a fare “compere” al suo interno, vedi Alpha Tauri con l’ex Mekies impegnato in prima persona in questa opera. In realtà però c’è anche chi in passato ha rifiutato un posto nel team più famoso del mondo, rinunciando così a una grande opportunità.
A raccontare l’incredibile storia è stato un nome importante della F1 a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, che è stato uno dei rivali più importanti proprio della Ferrari nell’era Schumacher. Parliamo di David Coulthard, scozzese classe ’71, che fece il suo esordio con la Williams nel 1994 per poi passare due anni dopo in McLaren, il cui sodalizio è durato fino al 2004, anno in cui è passato alla Red Bull dove ha chiuso la carriera nel 2008.
L’ex pilota ha sempre dimostrato ottime doti di guida, che lo hanno reso un partner ideale per i top team. E proprio durante gli anni di Schumacher ci pensò la Ferrari. Si mosse inizialmente Luca Cordero di Montezemolo, che poi mandò avanti Jean Todt per cercare di chiudere l’affare. Si cercava un secondo affidabile, che portasse risultati ma che non ostacolasse il tedesco.
Nel podcast Formula for Success, Coulthard ha ricordato come avesse incontrato Todt a Parigi, nel suo appartamento, per parlare della possibilità di guidare per la Ferrari. Ma la trattativa si concluse quasi subito, perché gli fu proposto un contratto da numero 2 con la Rossa e lo scozzese in quel momento voleva giocarsi le sue carte e non voleva assolutamente una chance del genere. “In sostanza, se fossi stato quarto e Michael quinto, avrei dovuto farmi da parte, anche se fossi stato in testa“, ha raccontato David.
Ma decisivo nel rifiuto alla Ferrari fu anche il ruolo di Ron Dennis, che lo aveva voluto tempo prima alla McLaren. Infatti Coulthard ha confessato che gli ha offerto sempre un contratto di pari opportunità “anche se c’era una clausola che diceva che dovevi accettare le istruzioni del team principal, in qualsiasi circostanza“.
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