Stellantis ha preso una decisione davvero pesante nelle ultime ore. Scopriamo di cosa si tratta, è davvero qualcosa di unico nel suo genere.
Stellantis è uno dei gruppi automobilistici più conosciuti, rinomati e apprezzati in assoluto. Esistono veramente poche società capaci di fare la differenza come il gruppo automobilistico che ha unito le forze di FCA e PSA in una sola entità aziendale.
La holding può vantare un grande numeri di successi, ma non mancano le difficoltà in un mercato automobilistico sempre più competitivo e ricco di insidie. Sono veramente molte le dinamiche delicate che hanno colpito il gruppo, e adesso viene fuori un’altra problematica veramente di non poco conto. Sembra proprio che Stellantis non riesca ad attenuare le sue difficoltà in quello che sembra essere l’anno più complesso che ha vissuto dal momento della sua nascita professionale: i dettagli a riguardo.
Stellantis, che dramma: di cosa si tratta
Stellantis ancora una volta nell’occhio del ciclone, stavolta negli Stati Uniti. E’ arrivata la notizia del licenziamento di 2.400 lavoratori Stellantis di Warren Truck, stabilimento di assemblaggio poco fuori Detroit. Tutto questo dovrebbe avvenire al termine della produzione del Chrysler Ram 1500 Classic. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa Reuters. I tagli dovrebbero verificarsi a partire dal prossimo 8 ottobre. Il motivo è legato al fatto che lo stabilimento passerà a un solo turno di lavoro – invece di due – a partire dall’autunno prossimo.
La decisione sembra irrevocabile. I membri del sindacato che sono stati lasciati andare dall’azienda riceveranno 52 settimane di sussidi di disoccupazione integrativi pagati dall’azienda e anche 52 settimane di assistenza alla transizione, senza contare i due anni di copertura sanitaria. L’UAW ha realizzato infatti nuovi accordi lo scorso autunno con Stellantis, e dopo uno storico sciopero di sei settimane si è riuscito a raggiungere un compromesso fra le parti che tutela i lavoratori.
La scorsa settimana Stellantis ha affermato di aver proposto un nuovo ciclo di riscatti volontari ai dipendenti stipendiati negli Stati Uniti, ennesima misura di riduzione dei costi voluta fortemente dal CEO Carlos Tavares negli USA. Un qualcosa che sta influenzando sempre di più gli stabilimenti americani e non solo di Stellantis, che punta a raggiungere una serie di risultati davvero eccellenti anche e soprattutto dal punto di vista del contenimento economico. Il 2024 è stato finora un anno altalenante per il gruppo, che di conseguenza cercherà di limitare i danni fino a qui conseguiti, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti d’America.