Donald Trump punta a tornare alla Casa Bianca e sembra essere disposto davvero a tutto per di essere eletto ancora.
Le elezioni statunitensi sono sempre piĂ¹ vicine e stando a quanto riportano i sondaggi non sembra certo essere balzana la possibilitĂ che Donald Trump torni a essere il Presidente degli USA. Si tratterebbe di un qualcosa di incredibile, piĂ¹ che altro ripensando a quanto sembrassero poco probabili le sue prime elezioni nel 2016 nel duello contro Hilary Clinton.
Non è di certo stato il periodo piĂ¹ fortunato per il Presidente Biden, con questi che ha dovuto fronteggiare prima la guerra tra Russia e Ucraina e poi ha dovuto combattere dopo l’inasprimento della guerra tra Israele e Palestina. Una situazione che ha messo in crisi anche l’economia americana, con il settore automobilistico che ha vissuto mesi concitati.
Trump si è sempre ampiamente schierato contro l’elettrico, considerando questa tipologia di auto niente di piĂ¹ che un aiuto per l’economia cinese. Inoltre sono state evidenti le manifestazioni di elogio nei suoi confronti durante le varie proteste e scioperi dei metalmeccanici di Detroit per i vari gruppi General Motors, Ford e Stellantis.
Gli USA sanno bene che il mondo dei motori è strategico per la crescita a livello industriale e commerciale, per questo motivo anche le corse meritano di diventare dei punti di riferimento anche per l’ascesa elettorale di un candidato. La F1 non è piĂ¹ di nicchia negli Stati Uniti, anzi nel Mondiale odierno ci sono ben tre gare, e sembra che in vista di Miami ci fosse una particolare idea politica da parte di Donald Trump.
Raccolta fondi a Miami: cosa aveva in mente Trump?
Siamo ormai prossimi al sesto appuntamento stagionale della F1, con la piĂ¹ importante competizione motoristica mondiale che farĂ tappa a Miami. Per il grande evento, Donald Trump, almeno stando a quanto riporta il giornale “Washington Post”, sembrava essere intenzionato a far patire una raccolta fondi proprio durante l’evento.
A organizzare il tutto sarebbe stato l’investitore immobiliare Steven Witkoff, uno dei grandi amici e sostenitori della campagna di Trump. La raccolta sarebbe nata grazie all’invito di una serie di soci di un esclusivo golf club della Florida, oltre al fatto che avrebbero potuto beneficiare del biglietto Paddock Clube Suite per tutto il weekend di gara.
Una proposta molto generosa, basti pensare al fatto che questo biglietto aveva il costo di ben 250 mila Dollari, ovvero poco piĂ¹ di 230 mila Euro. Non è stato accertato il tutto, anche perchĂ© nell’invito di Witkoff non si faceva riferimento a una raccolta fondi. Nel dubbio perĂ² gli organizzatori del GP hanno subito voluto chiarire la loro posizione.
“Siamo venuti a conoscenza del fatto che potrebbe utilizzare la sua Paddock Club Roofstop Suite a scopo politico, il che viola l’accordo con il GP di Miami. Se tutto ciĂ² sarĂ vero, la sua licenza sarĂ revocata e non le sarĂ permesso di assistere la gara in qualsiasi momento e la rimborseremo”. Questa è la lettera che ha ricevuto Witkoff, secondo il Washington Post, con sport e politica che non dovrebbero mai mischiarsi e questa ne è l’ennesima prova.