Ancora una volta l’ex Presidente degli USA Donald Trump si fa sentire con una proposta che potrebbe impattare nel settore dell’automotive
Fin dai tempi in cui era il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump è sempre stato un personaggio controverso che ha polarizzato l’opinione pubblica con proposte sempre fuori dalle righe. Dalla sua idea di costruire un enorme muro al confine con il Messico – pagato dal governo messicano – fino alla tragicomica uscita di scena dalla Casa Bianca con tanto di assalto alla sede del Campidoglio americano nel gennaio di tre anni fa.
Proprio ricordando questo e tanti altri episodi, possiamo comprendere perché le proposte dell’ex presidente repubblicano suscitino sempre molta attenzione se non scolpore. Di fatto, non si sa mai cosa aspettarsi. Di recente, lo stesso Trump, nel suo tour di campagna elettorale ha parlato di una faccenda legata al mondo dell’automotive.
Da papabile candidato alla presidenza da parte del Partito Repubblicano nelle elezioni del prossimo novembre, Trump ha le idee ben chiare su come aumentare le vendite delle automobili elettriche prodotte in America a discapito delle rivali, soprattutto di quelle di un paese in particolare che Trump ha sempre visto come una minaccia per la potenza occidentale
Se dovesse essere rieletto presidente, Donald Trump sarebbe pronto a rafforzare dazi e limitazioni contro le case produttrici di automobili cinesi. Non solo. L’ex presidente, infatti, non ha escluso l’obbligo per le case produttrici cinesi di avere impianti di produzione di automobili proprio negli Usa.
Se questa opzione fosse irrealizzabile, ci sarebbe sempre l’opzione di tassare le auto importate dalla Cina del 60%, una scelta che secondo gli economisti interpellati porterebbe ad una “devastante guerra commerciale”. Non solo. Nei piani di Trump anche le automobili europee potrebbero rientrare in questo provvedimento con possibili imitazioni analoghe.
Trump si è fatto sentire anche contro il sindacato United Auto Workers, artefice di una serie di scioperi importanti che, alla fine del 2023, hanno colpito le principale case automobilistiche operanti negli Usa. “Shawn Fain ha messo il mercato automobilistico americano nelle grandi, potenti mani dei cinesi”, ha tuonato Trump contro il Presidente del sindacati.
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