Dacia, la decisione dell’azienda è una vera mazzata per i clienti. Sono destinate a sparire, cosa sta succedendo.
I numeri di Dacia parlano da sé. Il colosso rumeno, parte del gruppo Renault, è tra i marchi più venduti in Europa, e nell’ultimo ventennio ha venuto l’astronomica cifra di oltre otto milioni di auto. L’azienda rumena è diventata una sorta di sinonimo di auto dai costi contenuti e accessibili a tutti, e certamente l’ottimo rapporto qualità prezzo ha in grandissima parte contributo alle fortune della casa automobilistica. Adesso però le cose potrebbero cambiare, e a farne le spese potrebbero essere gli automobilisti.
La sostenibilità ambientale è oggi uno dei requisiti fondamentali per l’industria dei motori e un obbiettivo dichiarato da tutti i principali gruppi a livello mondiale. La totale decarbonizzazione dell’industria dei motori è un traguardo bramato anche dal gruppo Renault, che entro il 2040 vuole raggiungere la neutralità carbonica per quanto riguarda l’Europa (anche in virtù delle politiche dell’Unione Europea che punta a fermare la produzione delle auto tradizionali a diesel e benzina entro il 2035. Questo però pone qualche dubbio e preoccupazione per quanto riguarda Dacia.
Dacia, quale futuro per l’azienda?
Dacia, come detto, ha fatto dei prezzi contenuti il suo punto di forza. Ma non solo. Il marchio ha continuato a puntare sui motori a diesel e benzina anche quando le concorrenti via via spostavano la propria produzione verso l’elettrico. L’aver fatto breccia nelle esigenze di risparmio e nelle perplessità legate alle zero emissioni da parte di una buona fetta di pubblico hanno giocato a favore dell’azienda.
Essendo parte del gruppo Renault però inevitabilmente i modelli con motore a combustione di Dacia sembrano destinati a sparire, e già negli ultimi tempi l’azienda ha aperto verso l’elettrico. Visti i costi ancora piuttosto elevati delle automobili ibride ed elettriche, è un duro colpo per gli automobilisti e in molti si sono chiesti come questo possa impattare sui numeri dell’azienda che proprio sui modelli a combustione e sui bassi costi ha costruito la propria forza.
Da parte sua Dacia ha a disposizione tecnologie all’avanguardia che consentano di accelerare i tempi di produzione e ottimizzare le risorse, e come dimostrato dall’uscita della prima Dacia Spring elettrica il marchio punta a dare continuità al proprio progetto fatto di modelli economici e accessibili a tutti. Sino ad ora, le decisioni dell’azienda sembrano avere dato ragione al gruppo. Vedremo se, anche questa volta, i risultati premieranno la decisione del gruppo Renault nonostante le perplessità manifestate da alcuni.