Porsche ha cambiato tante volte aspetto alle sue supercar ma una così non sembra nemmeno un’automobile del brand tedesco: la Porsche segreta che il marchio di Stoccarda non vuole tu conosca.
Capita molto raramente che una casa produttrice di automobili “normali” si lanci nella costruzione e progettazione di una supercar. Ma capita ancora più di rado che al contrario un brand noto per produrre automobili sportive butti tutto all’aria per costruire un’automobile per la vita di tutti i giorni: non è soltanto un discorso di “reputazione” ed immagine, pensate quanto si troverebbero spiazzati i clienti di fronte ad una Ferrari in versione citycar o una berlina della McLaren.
Forse è proprio per questo che nella lunga ed illustre storia di Porsche, casa di Stoccarda specializzata nella costruzione di supercar come la Carrera o la 918 Spyder non figura quasi mai un modello che il brand sembra voler dimenticare. Quella di cui parliamo oggi è la storia della Porsche C88, un unicum che per fortuna la casa tedesca non ha mai voluto ripetere.
Ben prima che uscissero la Cayenne e la Panamera, la casa di Stoccarda progettò un’automobile a cinque porte per il mercato cinese: quello che è uscito fuori dalla testa dei progettisti però non rispecchia proprio fedelmente gli ideali di potenza e stile che accompagnano da sempre il brand Porsche, state per vedere perchè e soprattutto per scoprire la storia della Porsche dimenticata che in pochi conoscono!
La Porsche più dimenticabile
Era il 1994 quando il governo cinese invitò alcune case produttrici a proporre dei modelli per il mercato locale. Tra queste c’era Porsche, peccato che il bando facesse riferimento ad una vettura per la guida di tutti i giorni con – tra le specifiche – posti in cui potesse sedere senza rischi per la sicurezza anche un bambino. Il brand tedesco rispose ed in quattro mesi, assemblo l’auto che potete vedere qui sotto, la Porsche C88, che sembra più una berlina est europea dello scorso secolo.
Porsche mise tanta energia nel progetto al punto che l’AD del brand dell’epoca Wendelin Wiedeking imparò a memoria un discorso in cinese per presentare l’auto, cosa che in effetti avvenne al Salone di Pechino. Il progetto venne anche portato verso l’India per dei test ma alla fine, nessuno dei due mercati volle avere a che fare con l’auto su cui sappiamo pochissimo.
Curiosamente, Porsche non appose il suo stemma sul prototipo. Possiamo immaginare il perché: l’automobile è oggi esposta al Porsche Museum di Stoccarda ma attenzione perchè la sua eredità non è rimasta senza seguito: il brand tedesco sfruttò l’esperienza per fornire consulenze sulla progettazione di auto come la Lada Samara negli anni a venire. Ma la C88, così bizzarra e lontana dai canoni stilistici del brand, rimane ad oggi un incredibile caso unico.