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Guidare il veicolo di un’altra persona è una pratica comune, che non comporta sanzioni se l’utilizzo è occasionale o se il conducente appartiene al nucleo familiare dell’intestatario. Ma se è ubriaco…
Tuttavia, se l’uso del veicolo da parte di un soggetto esterno alla famiglia si protrae per oltre 30 giorni senza regolare la situazione sulla carta di circolazione, si rischiano multe salate e il ritiro della carta stessa.
Questo scenario pone le basi per comprendere le implicazioni legali quando il conducente viene trovato in stato di ebbrezza.
La legge è chiara nel vietare la guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le sanzioni variano a seconda del tasso alcolemico rilevato: da multe pecuniarie all’arresto, fino alla sospensione della patente che può variare dai tre mesi ai due anni. Per alcune categorie come i professionisti della strada, gli under 21 e i neopatentati, le regole sono ancora più severe con tolleranza zero verso qualsiasi tasso alcolemico positivo.
La durata della sospensione della patente dipende dal livello dell’alcolemia rilevata. Interessante notare che se il veicolo appartiene a una persona estranea al reato, la durata della sospensione viene raddoppiata. Questo dettaglio evidenzia come la legge cerchi di responsabilizzare non solo chi commette direttamente l’infrazione ma anche chi indirettamente potrebbe averne facilitato le condizioni.
Cosa succede all’auto intestata a persona diversa dal conducente ubriaco?
In caso di incidente provocato da guida in stato d’ebbrezza, si applicano misure come il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni. Tuttavia, queste misure non sono applicabili se l’auto appartiene a qualcuno estraneo all’illecito. La normativa cerca così di bilanciare tra prevenzione dell’uso irresponsabile dei veicoli e protezione dei diritti dei proprietari innocenti.
La giurisprudenza ha chiarito che ciò che conta non è tanto la formalità dell’intestazione quanto il reale controllo sul mezzo; questo impedisce tentativi fraudolenti volti ad eludere le conseguenze legali derivanti dalla guida in stato d’ebbrezza.
In conclusione, mentre le conseguenze dirette per chi viene sorpreso alla guida in stato d’ebbrezza sono ben note e severamente punite dalla legge italiana, esistono anche implicazioni significative per gli intestatari dei veicoli coinvolti in tali episodi. La legislazione vigente mira a scoraggiare comportamenti irresponsabili attraverso un sistema punitivo che coinvolge sia i trasgressori diretti sia coloro che potrebbero essere considerati complici passivi delle violazioni commesse con i loro mezzi.