Il costo del carburante è un problema sempre più evidente per gli automobilisti. Tante le variabili che influiscono sul prezzo finale
Da diverso tempo a questa parte il costo della benzina è diventato ormai sempre più elevato. Il 2023 che è stato un anno molto difficile per gli automobilisti con continui rincari sul rifornimento arrivati a prezzi quasi insostenibili al punto da costringere il Governo a intervenire per limitare i danni.
L’alternativa per risparmiare ovvero l’acquisto di un’Auto elettrica non ha ancora attecchito sul nostro mercato. Questa permette di risparmiare decisamente sul costo del carburante. La ricarica infatti ha un prezzo inferiore e non di poco rispetto alla benzina, anche se ha il problema di presentare un tempo elevato di completamente del 100% della batteria.
La maggior parte degli italiani, per il momento, non ha intenzione di cambiare abitudini per quanto riguarda l’automobile. Questo però significa dover fare i conti con quella che in certi casi sembra davvero essere un andamento schizofrenico dei prezzi dei carburanti.
Sono diverse le motivazioni che hanno comportato un sensibile aumento dei costi di benzina e Diesel e ora gli italiani dovranno fare attenzione. Capire quando ci sarà un aumento o una decrescita dei prezzi è possibile, anche se la variabili in questo caso sono davvero tantissime e difficili da poter controllare.
I fattori che comportano un andamento variabile dei prezzi della Benzina sono in gran parte riconducibili alle cosiddette accise. Queste non sono altro che tasse che sono imposte dallo Stato e che si pagano direttamente nel momento in cui si effettua rifornimento di benzina, corrispondendo quasi alla meta del costo per litro. L’Italia è una delle nazioni europee con le accise più elevate, anche se il massimo dell’impatto delle accise sul prezzo della benzina è riservato all‘Olanda.
Oltre a questo ci sono tanti motivi per il quale può avvenire un aumento dei costi della benzina. Il primo è senz’altro l’instabilità politica a livello internazionale. Questo aspetto comporta dei cambiamenti negli accordi tra nazioni e dunque causa un aumento sensibile del prezzo in caso di scossoni, come nel caso di Russia e Ucraina.
Un altro aspetto è legato alla richiesta di carburante. Quando si era in pieno periodo Covid e pochissime auto uscivano per strada, ecco che il prezzo della benzina era crollato. Naturalmente vi è anche il costo del petrolio greggio che modifica i prezzi, con questo valore che subisce diverse variazioni anche nell’arco di pochi giorni.
Infine vi sono i vari costi legati alla raffinazione e alla distribuzione. Questi possono variare in base a tanti aspetti, partendo anche dalla tipologia di tecnologia che è utilizzata per queste azioni e anche a possibili cambiamenti e adeguamenti ambientali da parte dei colossi del petrolio. Una serie di modifiche che alla fine comportano un grave danno a tutti gli automobilisti che devono così fare i conti con una serie di costi sempre più ingenti.
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